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Sinner batte Auger Aliassime e fa impazzire Torino: "Qua in Italia.."

di Carlo Galatimartedì 11 novembre 2025
Sinner batte Auger Aliassime e fa impazzire Torino: "Qua in Italia.."

3' di lettura

Era la giornata che tutti attendevano, forse non è stata in pieno la giornata che tutti si aspettavano. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, due facce dell’Italia del tennis nella Torino azzurra, hanno fatto il loro esordio tra entusiasmo, aspettative e un pizzico di inevitabile contrasto. Prima Lorenzo Musetti, emozionato, generoso ed emozionato sconfitto da Fritz; poi Jannik Sinner, glaciale e impeccabile nello sfruttare l’occasione di un match iniziato in maniera complessa, chiuso in discesa con Felix Auger-Aliassime. Due esordi, due destini diversi, ed un pubblico, quello di Torino, che li ha abbracciati in un lungo e caldo abbraccio. Oltre ogni risultato.

Ad aprire la giornata è stato Lorenzo Musetti, al debutto assoluto alle Finals. L’impatto con Taylor Fritz, però, è stato di quelli duri: 6-3 6-4 in un’ora e quarantadue minuti. L’americano ha dominato con servizio e ordine, piazzando 13 ace e vincendo l’84% dei punti con la prima. Un muro quasi invalicabile per il carrarese, che ha avuto le sue chance in avvio ma non le ha sfruttate. «Taylor ha giocato benissimo, è in grande forma - ha spiegato Lorenzo -. Io ho servito bene, ma in alcuni momenti non ho spinto quanto avrei dovuto. Non ero al massimo fisicamente, le gambe sono un po’ pesanti, ma ho dato tutto quello che avevo. Mi sarebbe piaciuto vincere all’esordio, però questo torneo concede una seconda occasione».

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Se il pomeriggio era stato d’ombre, la sera ha restituito tutta la luce. L’attesa per Jannik Sinner era palpabile e non è andata delusa. L’altoatesino ha inaugurato il proprio cammino superando in due set (7-5 6-1) un Felix Auger-Aliassime limitato da un fastidio al polpaccio sinistro.

Peccato perché la partita fino al 5 pari del primo set era stata bellissima, con il canadese a contrastare colpo su colpo ogni tentativo di fuga di Sinner, un Sinner che ha avuto un ottimo rendimento al servizio. Un dato su tutti 21 punti su 21 dalla prima. Questo fino al cinque pari: da quel momento Auger-Aliassime ha dovuto dire stop, troppo limitato il canadese nei movimenti e nella spinta.

Nel secondo parziale Jannik prende il largo: 3-0 in un lampo, cinque punti concessi in tre game e partita sostanzialmente finita. Chiude 6-3 con naturalezza, senza esultanze eccessive. Sa che i veri esami devono ancora arrivare, a cominciare da Zverev, ma intanto conquista la prima vittoria nel girone e, soprattutto, il cuore dell’Inalpi Arena che lo applaude e tifa da stadio. «Sono molto contento di rigiocare qui, è un posto sempre speciale per me. Oggi mi sono sentito molto bene poi lui ha avuto un problema fisico però nel primo set il livello era alto. Oggi ero molto concentrato e sono soddisfatto dell’attitudine in campo. Oggi abbiamo esordito sia io che Lorenzo, sono contento che ci siano due italiani nel singolare e due italiani nel doppio. C’è tanta Italia in Italia».

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E il titolo lo ha dato lui, dicendo tutto in poche parole ma densissime di significato. Sinner e Musetti, luce e ombra di una giornata comunque storica. Il primo in controllo totale, già parte dell’élite che conta; il secondo in cerca della sua dimensione, ma con la voglia di restare aggrappato al sogno. Torino applaude entrambi, perché al di là del punteggio resta l’immagine di due italiani nel torneo dei migliori otto del mondo. L’Italia del tennis, oggi, ha due volti. Uno che già detta il ritmo, l’altro che impara a stare nel vento. E in una Torino tinta d’azzurro, anche le sconfitte possono avere il suono dolce di un nuovo inizio.