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Fango del Corriere su Jannik Sinner? Smentita a tempo record

martedì 2 dicembre 2025
Fango del Corriere su Jannik Sinner? Smentita a tempo record

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Nella ridda di commenti, ricordi, messaggi di cordoglio per Nicola Pietrangeli, gloria del tennis italiano e mondiale morto a 92 anni dopo una vita di successi, amori e polemiche, spicca un ritaglietto del Corriere della Sera. L'occhiello, "Predecessore ed erede", è molto neutro. Il titolo assai meno: "Sinner è già a Dubai. Un’intesa mai sbocciata con il totem del passato".

Una nota piuttosto sgradevole di veleno. Perché sì, il rapporto tra Jannik Sinner e il primo grande campione della nostra racchetta è stato sì assai discusso (soprattutto da terzi), ma quel "già a Dubai" sembra sottolineare un atteggiamento piuttosto cinico dell'altoatesino, distante con il corpo e con il cuore dal lutto. A ciò si aggiungono le voci che per lunghe ore hanno imperversato riguardo al silenzio social del 24enne di San Candido. Un silenzio social che corrisponde, sostengono i più maliziosi, a un gelo personale.

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La verità emerge solo martedì mattina, quando una agenzia Ansa basata su fonti vicine allo stesso Sinner sottolinea come Jannik abbia in realtà espresso le proprie condoglianze alla famiglia di Pietrangeli, rigorosamente "in forma privata". Altro che disinteresse, altro che cinismo, altro che gelo. 

Il pezzo del Corriere della Sera a firma Gaia Piccardi, la giornalista che negli ultimi mesi ha sempre seguito le imprese della Volpe di Sesto Pusteria, ripercorre quindi le tappe più aspre del rapporto tra il maestro e l'allievo che, di fatto, l'aveva già superato a suon di primati e vittorie negli Slam. Si torna così al tardo autunno del 2023 a Malaga, quando gli azzurri vinsero la Coppa Davis, la seconda dopo il primo storico trionfo del 1976 firmato Panatta-Bertolucci-Barazzutti-Zugarelli. E, appunto, Pietrangeli capitano.

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"Ascoltate quando Jannik colpisce la palla - ripeteva Nick -, Sinner non si guarda: si ascolta. È gagliardo. È così forte che l’anno prossimo dovrà concedere un quindici di vantaggio a tutti: li prenderà a pallate". Tuttavia, si sottolinea, "a causa di qualche angolo acuto di Nick che Jannik per pigrizia non ha mai avuto la volontà di circumnavigare, l’intesa non è mai sbocciata. Si è sforzato di trovare un tema di conversazione con Gianni Morandi, Sinner, alle ultime Atp Finals. Non con Pietrangeli. E Jannik frequenta troppo poco la dissacrante ironia romana per accettare con un’alzata di spalle certe provocazioni che sapevano più di affetto non corrisposto che di inveterata supponenza".

Insomma, si insinua, tutto questo è sembrato uno sfregio a quello che sarebbe potuto essere per Jannik "un nonno acquisito". E nel giorno del lutto, "il silenzio di Sinner volato dalle Maldive a Dubai per il Gp di Abu Dhabi e l’off season, è risultato assordante. Certo, un post di condoglianze può sempre arrivare, magari nella notte araba. Ma è già tardi". Ed è forse proprio per questa chiusa assai dura che lo staff di Jannik, per una volta, ha sentito l'esigenza di correggere quanto stava circolando.