C’è stata una quarta tappa nella storia, discontinua e spesso più rumorosa che sostanziale, della Battle of the Sexes. Sgomberiamo subito il campo da voli pindarici: è stata una (divertente) esibizione. Non sposterà equilibri, non pretende sentenze, non chiede interpretazioni sociologiche. A Dubai Nick Kyrgios ha battuto Aryna Sabalenka con un doppio 6-3 che dice il giusto e nasconde il resto.
Perché il senso della serata stava tutto nell’intrattenimento. Kyrgios, oggi numero 671 del mondo, reduce da un anno quasi bianco, quattro partite giocate e tanta inattività, è sceso in campo con il freno a mano tirato, scegliendo tempi e modi, alternando sorrisi, battute e improvvise accelerazioni. Sabalenka ha risposto con il suo tennis potente e scenografico, con colpi da applausi e quell’atteggiamento leggero che l’occasione chiedeva.
Il match è filato via rapido. Nick ha scherzato in avvio, poi ha deciso quando fare sul serio. Come nel primo set, anche nel secondo l’allungo arriva sul 3-3, prima di chiudere in poco più di un’ora. Il regolamento speciale, niente seconda di servizio e campo della bielorussa ridotto del 9%, ha inciso più sulla numero 1 al mondo, ma sarebbe un esercizio sterile cercare alibi tecnici. Non era quello il terreno.
A fine partita Kyrgios ha ammesso di aver sentito la tensione: ha parlato di una sfida più dura del previsto, di una Sabalenka capace di strappargli il servizio e di un contesto in cui «non molti avrebbero voluto essere al mio posto». Sabalenka, dal canto suo, ha sorriso: si è detta divertita, soddisfatta del livello espresso, convinta di aver giocato un tennis completo, fatto di variazioni, discese a rete e palle corte. E ha lasciato aperta la porta a una rivincita, perché «conoscere meglio l’avversario renderebbe la prossima partita ancora più interessante».
Così Kyrgios diventa il 3° uomo a vincere una Battle of the Sexes, dopo Bobby Riggs nel 1973 e Jimmy Connors nel 1992. Resta unica, e intoccabile, la vittoria di Billie Jean King su Riggs, che appartiene a un’altra epoca e a un altro peso storico. È stato uno spettacolo ben confezionato ed un risultato da archiviare per quello che è: una parentesi leggera, senza morale. Il resto, come spesso accade con Kyrgios, è soprattutto show.
And that's all she wrote!
— Tennis Channel (@TennisChannel) December 28, 2025
Nick Kyrgios defeats Aryna Sabalenka to win the Battle of the Sexes pic.twitter.com/9Yysdt6F5V




