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L'Inter non regala niente: suo il Trofeo Tim

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Prima serata di calcio italiano a Bari. I nerazzurri vincono entrambi i match con Juve (1 a 0) e Milan (ai rigori)

Roberto Amaglio
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Sarà un semplice torneo estivo utile a far trovare il ritmo partita ai giocatori meno utilizzati o a quelli che tornano dalle vacanze dopo le fatiche dei Mondiali. Tuttavia il Trofeo Tim ha dimostrato che anche quest'anno l'Inter è la squadra da battere in Italia. La nuova compagine di Benitez, infatti, si è aggiudicata questo premio estivo vincendo entrambe le sfide contro Juve e Milan, anche se con i cugini sono stati necessari i calci di rigore. Se è difficile trovare spunti di interesse in due mini partite da 45 minuti infarciti di cambi ed esperimenti tattici, dal rettangolo verde del San Nicola emerge però un primo dato interessante per la nuova stagione: gli uomini di qualità sono quelli su cui le tre grandi vogliono investire. Della qualità dell'Inter si sapeva già tutto: cambiano gli allenatori, ma i giocatori in campo sono sempre quelli che hanno vinto tutto l'anno scorso. Su tutti da segnalare la prestazione di Wesley Sneijder, l'olandese diventato galacticos una volta lontano dal Bernabeu. Nel tabellino del numero 10 nerazzurro il gol decisivo contro la Juventus. Ma a far ben sperare sono i segnali incoraggianti di Ronaldihno e, soprattutto, Diego: entrambi trascinati nel turbinio delle voci di mercato, i due brasiliani hanno mostrato i loro numeri. Per carità, solo lampi estivi in un torneo di poca importanza, ma abbastanza per convincere i tecnici di Milan e Juve che da loro non si può prescindere: non è un caso che al termine della serata barese tutta la dirigenza bianconera abbia praticamente tolto dal mercato Diego. "Ci dà quella qualità che per il momento ci manca", ha detto Delneri dopo le due sfide. Insomma, la corsa scudetto passa anche e soprattutto dal rendimento di questi fuoriclasse. Le gare – Apertura dedicata alle prestazioni dei tre "numeri 10" delle squadre impegnate, anche perché è davvero difficile giudicare l'andamento di mini incontri in cui i tecnici si sono divertiti a mischiare carte e pedine. Il primo match si è disputato tra Inter e Juventus e ha visto vincere i nerazzurri grazie alla rete di Sneijder al 26' grazie a una sassata di destro finita sotto l'incrocio. Vittoria legittima quella dei nerazzurri, apparsi nettamente più in palla nei confronti di una compagine ancora alla ricerca della quadratura del cerchio e aggrappatasi ai lampi individuali. Dopo la sconfitta con i campioni d'Italia, la Vecchia Signora è stata piegata anche dal Milan, anche se solo dopo i calci di rigore. I 45' sono terminati sul punteggio di 1 a 1, frutto delle reti di Ronaldinho (destro a giro dal limite) e Diego, puntuale nel girare in rete l'assist di Lanzafame dalla destra. Dagli undici metri, invece, il protagonista è stato Amelia, autore di due parare sulle conclusioni di Pepe e Amauri. Impeccabili invece le esecuzioni di Ronaldinho, Borriello, Pirlo, Nesta, per la Juve gol di Trezeguet e Diego. Epilogo dagli undici metri anche per il derby Inter-Milan, terminato 0 a 0 e contraddistinto da una gran quantità di ragazzini in campo. Dal dischetto vanno a rete Milito, Coutinho, Obi, Oddo e Huntelaar; sbagliano invece Mancini (palo), Stankovic calcia (alto), Flamini (a lato), Inzaghi (alto) e Ronaldinho (palo).

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