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Football, giocatore finito tra le "riserve" si suicida

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Kenny McKinley, 23 anni, giocava come ricevitore dei Denver Broncos dal 2009

Eleonora Crisafulli
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Il mondo del football americano è sotto shock. Il ricevitore dei Denver Broncos Kenny McKinley si è suicidato, forse al culmine di una depressione arrivata dopo il declassamento al ruolo di riserva. La polizia ha rinvenuto il corpo senza vita del 23enne nella camera da letto della sua abitazione a Arapahoe. Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo si sarebbe ucciso con un'arma da fuoco, ma lo sceriffo della contea ancora non esclude altre ipotesi. Sul caso è stata aperta un'inchiesta. "Siamo tutti scioccati, era parte della famiglia dei Broncos e ci mancherà molto", ha commentato Pat Bowlen, presidente del team che milita nella National Football League. McKinley era stato ingaggiato da Denver nel 2009. Ha giocato otto gare prima di essere relegato fra le riserve lo scorso dicembre in seguito a un infortunio al ginocchio.  

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