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F1, pole di Vettel in Cina

Le Ferrari non vanno

Dario Mazzocchi
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La notizia è che in pole position non c'è una Brawn Gp, piuttosto domani (ore 9 italiane) dalla prima posizione partirà Sebastian Vettel, il tedesco della Red Bull che si impose all'attenzione di tutti un anno fa, al Gran premio di Monza, quando mise a segno la sua prima pole position, replicata nella qualifiche ufficiali del Gp in Cina. Le Ferrari, al contrario, sono rimaste quelle di inizio stagione: lente, con tanti problemi e al momento poche soluzioni. Ottavo il finlandese Kimi Raikkonen, solo tredicesimo il brasiliano Felipe Massa. La soddisfazione di Vettel - Il giovane tedesco, ritenuto l'erede di Schumacher, in conferenza stampa non ha trattenuto l'emozione: “Sono felice per me e per la squadra, non è stato facile, ma è un risultato incredibile”. E non ha torto, dal momento che si tratta della prime pole position nella storia della scuderia Red Bull. Terzo il compagno australiano Mark Webber. “Voglio ringraziare i meccanici, hanno fatto un grande lavoro. Ci aspetta una gara molto lunga. Spero che la monoposto tenga”, si è augurato alla fine. Il pilota tedesco, con il tempo di 1'36"184, avrà accanto in prima fila Fernando Alonso su Renault (1'36"81). In seconda fila oltre al compagno di squadra Webber, c'è la Brawn di Rubens Barrichello. In terza l'altra Brawn del leader del mondiale Button e la Toyota di Jarno Trulli. Solo nono il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton con la McLaren. I malumori di casa FerrariSi festeggia in casa Renault, aria da funerale in casa Ferrari. L'unico a dimostrare un po' di ottimismo è Raikkonen che ammette di aver avuto problemi con il cambio, ma forse è conscio del fatto che il suo ottavo piazzamento, per questa Rossa, è già un successo. A dare una mano non c'è nemmeno il KERS a Shanghai. Più depresso Massa: “Non ho avuto un problema tecnico. Ho fatto un primo crono abbastanza buono, nel secondo tentativo ho sbagliato ed ho perso l'occasione per rientrare nei primi dieci. Senza il KERS perdiamo tanto tempo, questo è il problema”. Indispettito il presidente della scuderia, Luca Cordero di Montezemolo, che si rifugia in una non dichiarazione: “Non mi va di parlare della Ferrari, altrimenti direi cose antipatiche per la F1”, ha affermato riferendosi alle fresche polemiche sui diffusori resi “legali” dalla Corte di appello della Fia.

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