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Afghanistan, Giorgio Gori: "Ora accogliamo i rifugiati". Dal Pd uno scossone a Mario Draghi

Giorgio Gori

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Giorgio Gori si prepara ad accogliere l'ondata di rifugiati in fuga dall'Afghanistan dopo che il Paese è caduto nelle mani dei talebani. "Di fronte alla tragedia dell’Afghanistan siamo in tanti, sindaci di città italiane, a voler dare sin d’ora disponibilità all’accoglienza dei rifugiati", scrive il sindaco di Bergamo in un post pubblicato sul suo profilo Twitter. "Se c’è una residua possibilità di riscatto dell’Occidente, è nell’abbraccio delle nostre comunità a chi fugge dal terrore", continua Gori. 

 

 

Un appello il suo che viene condiviso da altri esponenti del Pd. "Seguiamo con grande preoccupazione le notizie che giungono dall’Afghanistan. Ci preoccupa la sorte della popolazione, in particolare delle donne e delle minoranze invise al regime integralista che si va istituendo", scrive in una nota Cecilia D’Elia, portavoce della Conferenza delle donne del Pd e componente della Segreteria. "Non possiamo girarci dall’altro lato, la fine della presenza militare non può significare la fine di qualsiasi presenza e l’abbandono totale della popolazione".

 

 

"In queste ore - spiega la D'Elia - si moltiplicano gli appelli e le prese di posizione della società civile italiana, delle associazioni di donne. Siamo con loro, preoccupate del destino di dominio che potrebbe attendere tante donne e bambine in balia dei talebani". "Bisogna garantire protezione internazionale ai cittadini e alle cittadine afghane - sottolinea -. Chiediamo che l’Italia e l’Europa si impegnino subito per una politica di corridoi umanitari nei confronti dei rifugiati provenienti dall’Afghanistan". 

 

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