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Ong, Germania contro Italia: "Prestare velocemente soccorso"

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Francia, Norvegia e Germania fanno gli scaricabarile: le navi Ocean Viking, Geo Barents e Humanity 1, battenti rispettivamente bandiera francese, norvegese e tedesca, devono sbarcare in Italia. E non contenta, dopo Parigi e Oslo, ecco che Berlino punta i piedi. Di più, intima al governo Meloni di "prestare velocemente soccorso" ai 179 migranti. Dall'altra il Viminale, e in generale l'esecutivo, non intende cedere. Comprendendo l'emergenza che rischia il nostro Paese, la risposta di Antonio Tajani non si fa attendere.

"La gente in mare giustamente deve essere salvata, ma dobbiamo sapere chi arriva in Italia", perché "non possiamo prendere persone senza sapere chi sono, questo è il tema", tuona il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale. Sempre l'esponente di Forza Italia ha espresso "solidarietà per quanto riguarda la salute nei confronti delle persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria" a bordo delle navi delle ong. Allo stesso tempo, vi è "un problema di sicurezza che va assolutamente risolto".

Per Tajani, non c'è dunque nessuna azione "contro la Germania o chicchessia" nella questione della "Humanity 1". L'Italia vuole "soltanto" che, prima dell'ingresso di un'unità privata che ha soccorso migranti nel Mediterraneo, "si sappia chi entra" Un concetto già espresso da Matteo Salvini. All'attuale titolare delle Infrastrutture sono bastate poche parole per spiegare la situazione: "Ritengo normale che se c’è una nave norvegese con degli immigrati, sia la Norvegia a farsene carico, perché l’Italia non può diventare il centro profughi di tutta Europa". E gli italiani, ha aggiunto il vice premier, hanno scelto "un governo che salva la vita in mare". Perché allora non intervengono loro?

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