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Ong, bomba di Scholz: la Chiesa nel mirino del cancelliere tedesco

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Autunno caldissimo per quanto riguarda il tema dell’immigrazione. Non solo l’Italia, ma gran parte dell’Europa si sta interrogando su come gestire questo fenomeno. In particolare in Germania si parla di emergenza: era dall’agosto 2015, quando arrivò oltre un milione di profughi mediorientali, che i tedeschi non si trovavano a dover far fronte a una situazione complicata.

 

 

Dall’inizio del 2022 le domande di asilo sono aumentate del 35% rispetto allo scorso anno, e in più va tenuto in considerazione il fatto che dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina sono arrivati oltre un milione di ucraini che non devono dimostrare alle autorità lo status di profugo. I Comuni stanno facendo pressione sul cancelliere Olaf Scholz affinché faccia qualcosa per rimediare al raggiungimento dei limiti di capacità: stando a quanto riportato da Repubblica, a Berlino sarebbero molto irritati ne confronti della Chiesa evangelica tedesca, che finanzia organizzazioni come United4Rescue che con le sue navi favorisce l’arrivo di migranti irregolari sulle coste del sud Europa.

 

 

Anche in Francia sta tenendo banco il tema immigrazione, con i ministri dell’Interno e del Lavor che hanno firmato una proposta di legge per far sì che i decreti di espulsione di irregolari vengano effettivamente attuati: nel 2021 solo il 10% dei decreti è stato eseguito, di conseguenza i ministri francesi hanno pensato di diminuire da dodici a quattro il numero delle categorie per ricorrere contro un decreto di espulsione davanti a un giudice.

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