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Ong, Humanity 1: "Chiesto asilo politico, si muove il nostro legale"

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Da tre giorni ferma nel porto di Catania, la Humanity 1 le tenta tutte pur di avere la meglio sul governo. E dopo aver presentato due differenti ricorsi, la Ong Sos Humanity fa sapere che i 35 naufraghi a bordo hanno chiesto asilo. "Il nostro legale sta sostenendo la loro causa davanti al Tribunale civile di Catania", è la mossa tentata dall'organizzazione non governativa. Una mossa che permette ai migranti di ottenere asilo, se nel proprio Paese d'origine hanno subito o rischiano di subire persecuzioni (come torture fisiche o psicologiche, o pene ingiuste) per motivi di razza, religione, appartenenza a un gruppo sociale o politico.

Insomma, un modo per far scendere dalla nave quei 35 naufraghi non fragili che altrimenti rischierebbero di girare i tacchi. Così come promesso da Matteo Piantedosi che ha permesso lo sbarco a quei naufraghi bisognosi di aiuto, mentre i restanti "dovranno lasciare le acque nazionali". Per tutta risposta al ministro dell'Interno, l'ing tedesca ha avviato un'azione legale contro la decisione delle autorità italiane. Più nel dettaglio, si tratta di "una richiesta urgente di asilo" presentata al tribunale della città siciliana e "una denuncia al Tribunale Amministrativo di Roma contro un decreto emesso dal Viminale". 

Diverso discorso per gli 89 migranti, tra cui una quarantina di minori e otto bambini in tenera età, salvati dalla nave Rise Above. Questi ultimi sono stati fatti sbarcare in mattinata a Reggio Calabria, in quanto il loro è considerato un evento Sar, a differenza della situazione delle altre due navi. Oltre alla Humanity 1 nel porto di Catania attende lo sbarco un'altra imbarcazione tedesca, la Geo Barents. 

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