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L'aria che tira, Giorgio Mulè: "Sparargli addosso?", la sinistra impazzisce

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"Non si accetta più il fatto che si entri in casa senza citofonare o senza chiedere permesso": Giorgio Mulè, in collegamento con Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha commentato così le vicende degli ultimi giorni in materia di migranti. Il problema, a suo avviso, è che "le Ong decidono autonomamente dove andare e questo non può andar bene. La nave Rise Above con 89 migranti, invece, ha chiesto alle autorità italiane dove dirigersi e immediatamente gli è stato dato un porto sicuro, quello di Reggio Calabria. Noi abbiamo solo ristabilito le regole". 

 

 

 

"Però alla fine sono sbarcati tutti...", gli ha fatto notare la Merlino. "Menomale che ancora una volta l'Italia dimostra di essere diversa - ha replicato il deputato azzurro - l'Italia in questo ha una capacità di accoglienza e solidarietà... guardate che noi italiani siamo brava gente, non li buttiamo a mare, non gli spariamo addosso, non li fermiamo con i manganelli, li accogliamo. Però è giusto che si dia una regolata, noi da soli non ce la facciamo".

 

 

 

"Li teniamo qualche giorno in più per dare una lezione all'Europa...", ha commentato provocatoriamente la Merlino. E Mulè ha chiarito: "Ma non si tratta di dare una lezione all'Europa, però bisogna capire che il confine sotto Lampedusa non è un confine italiano, è un confine dell'Unione europea".

 

 

 

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