Greta Thunberg e gli Houthi. Doppio attacco ieri contro Israele da parte dei ribelli yemeniti sostenuti dall’Iran e dall’attivista svedese passata dalle battaglie per l’ecologia alla narrativa Pro Pal e antisionista. Meno esplosivo, ma più insidioso, l’attacco scatenato da Greta Thunberg. Intervistata dal Guardian a bordo di una delle barche della flottiglia per Gaza, la giovane attivista ha lanciato un appello al primo ministro britannico, Sir Keir Starmer, ricordandogli che ha «il dovere legale di agire per prevenire un genocidio come quello in corso a Gaza».
Greta registra una «grande assenza di coloro che hanno la responsabilità legale di intervenire» secondo il diritto internazionale, chiamando in causa anche il primo ministro britannico, che intende incontrare il presidente israeliano, Isaac Herzog contro il parere degli stessi parlamentari laburisti. «Le parole che useremo per descrivere le persone che si trovano dalla parte sbagliata della storia, che sostengono o commettono crimini di guerra, quelle parole non esistono ancora, quegli insulti non esistono ancora, ma le useremo nei confronti di persone come lui (Starmer)». Nella lunga intervista in cui non manca di condannare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e definisce Israele «uno stato di apartheid», la Greta Pro Pal afferma che «l’unico modo per raggiungere pace e sicurezza durature per palestinesi e israeliani è attraverso una soluzione politica, ed è per questo che stiamo lavorando con i partner per sviluppare un quadro di pace».
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Si chiama Ana Alcalde la nuova eroina dei pro Pal, l'attivista beccata a ballare sulla Flotilla, la spedizione umani...Alla giovane Greta e al suo seguito andrebbe però spiegato che Hamas, un movimento terrorista di ispirazione islamica messo al bando tanto in Occidente quanto nel mondo arabo, non dovrebbe essere considerato un partner di pace. Invece Nael Nawar, uno dei portavoce della flottiglia per Gaza capitanata da Greta, si è fatto immortalare lo scorso giugno mentre, kefiah d’ordinanza sulle spalle, fa il segno della V (“vittoria”) con le dita imitato da Youssef Hamdan, responsabile delle operazioni di Hamas nel Nord Africa, durante un incontro presso la sede algerina dell’organizzazione. Il “partner della pace” Hamdan, ha rivelato il Daily Mail nel diffondere la foto, è noto per avere difeso il massacro di civili israeliani del 7 ottobre 2023. Hamas, aveva spiegato Hamdan all’indomani del pogrom contro donne e bambini, «ha deciso di usare il linguaggio che il nemico capisce: quello della lotta».
La polizia di Londra ha dichiarato di aver arrestato 890 persone durante la manifestazione di sabato a sostegno di Palestine Action, un gruppo filo-palestinese e anti-israeliano bandito dal governo britannico in quanto considerato un’organizzazione terroristica. Il Regno Unito ha messo al bando Palestine Action in base alla legislazione antiterrorismo a luglio, dopo che alcuni dei suoi membri hanno fatto irruzione in una base della Royal Air Force e danneggiato aerei militari.
Per la prima volta da molti mesi, uno dei droni lanciati dallo Yemen contro Israele è riuscito a superare la barriera antimissile dello Stato ebraico e a colpire un obiettivo. Il velivolo senza pilota si è schiantato contro il terminal dell’aeroporto di Ramon, lo scalo della città di Eilat affacciata sul Mar Rosso. Le forze armate israeliane (Idf) hanno dichiarato di essere impegnate a capire come il drone sia riuscito a eludere la difesa contro gli attacchi aerei. Cinque persone, ha riferito il Jerusalem Post, sono rimaste ferite in modo lieve dalle schegge provocate dell’esplosione. Secondo il servizio israeliano di emergenza Magen David Adom anche altre tre persone in stato di shock, fra cui una donna che è caduta mentre scappava dal luogo dell’impatto, sono dovute ricorrere alle cure mediche dello Yoseftal Medical Center di Eilat.
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Flotilla e Leoncavallo, ecco che cos'è la sinistra oggi. Compresa quella che si presenta come "forza di ...Le Idf hanno confermato che l’attacco è avvenuto alle 2 del pomeriggio e chiuso per alcune ore lo spazio aereo sopra l’aeroporto di Ramon. In serata il traffico aereo è ripreso in modo regolare. Un portavoce delle Forze armate ha poi riferito che l’aeronautica israeliana aveva intercettato tre droni durante il giorno, due dei quali sono stati distrutti prima di entrare in territorio israeliano. Le sirene di allarme avevano fatto correre nei rifugi i residenti di Nitzana, Kadesh Barnea, Khemin e Be'er Milka.
In serata Eran Doron, capo del Consiglio regionale di Ramat Negev, ha affermato che gli attacchi con droni sono diventati «una realtà inaccettabile». Solo giovedì scorso le Forze armate israeliane avevano dichiarato che «negli ultimi mesi dozzine di veicoli aerei senza equipaggio e missili terra-terra lanciati dallo Yemen sono stati intercettati con successo» e che l’unico motivo per cui il pubblico è consapevole della continua minaccia di droni da parte del gruppo sostenuti dall’Iran è perché le Idf continuano a diffondere i dati su questa attività. Giovedì ne erano stati abbattuti due. Nel luglio del 2024, un drone Houthi colpì un appartamento a Tel Aviv nei pressi dell’ambasciata Usa uccidendo un uomo e ferendo altre dieci persone.