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Italicum, il governo sembra un call center

Sarà stata una giornata drammatica quella dell'Italicum di martedì 28 aprile. Ma non sembrava a vedere l'atteggiamento del governo e perfino dei leader della minoranza Pd durante l'unico vero dibattito che si stava svolgendo: quello sulla costituzionalità della legge. L'esecutivo di Matteo Renzi sembrava un efficiente call center: ministri e sottosegretari erano tutti al telefonino. Nessuno ha ascoltato una sola parola del dibattito. Maria Elena Boschi faceva gara a chi digita più veloce con Ivan Scalfarotto. Altri alternavano rapidamente il proprio Iphone al tablet. Qualcuno consultava le pagine facebook, altri inviavano sms. Un'attività frenetica che ha coinvolto tutti gli esponenti di rilievo del partito che tanto era agitato da questa legge elettorale: Il Pd. Gutgeld pensava alla sua spending review via sms, Dario Franceschini si è posizionato con due batterie di telefonini pronti a sparare. Stefano Fassina si è dimenticato a casa l'Iphone, così dava una sbirciata a quello della vicina che messaggiava. Angelino Alfano ha mandato un sms a Roberto Speranza che subito ha risposto. Faceva tenerezza il povero e ancora disperato Enrico Letta. Dopo essersi tenuto il volto fra le mani, sconsolato, avere provato a giocare nervosamente con le dita di una mano, ha preso finalmente la decisione. Fra le sue mani è spuntato un telefonino dell'anteguerra. Lo ha guardato commosso. Poi si è intristito, e lo ha mollato sul tavolo: non squilla più da un anno. Nessuno gli manda nemmeno un sms di consolazione...

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