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Vincerà la boiata di Renzi, grazie ai suoi nemici

La riforma del Senato voluta da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi è una gran boiata. Lo sostengono molti costituzionalisti, che chiedono almeno correttivi. In realtà il punto più debole è stato proprio costruire con il nuovo Senato una Camera degli enti locali (Regioni e Comuni), che sono stati in questi anni una delle lobby di potere che più ha frenato l'attività di governo. Se Renzi voleva velocizzare come ha detto l'attività di governo togliendo l'ostacolo del bicameralismo perfetto, otterrà l'esatto contrario: il Senato delle autonomie ostacolerà molto più di oggi ogni decisione di governo. Ma quel testo ormai sarà approvato senza modifiche. Anche grazie alle colpe dei nemici di Renzi, degli oppositori. Dal Movimento 5 stelle a Sel, dalle frange Pd e Forza Italia, troppi hanno giocato male questa partita. Gridando all'eccesso di poteri nelle mani di un uomo solo che non c'entra nulla con il nuovo Senato, e semmai è tema legato all'Italicum o a qualsiasi legge fortemente maggioritaria. Sarebbe bastato a mettere in difficoltà Renzi un solo argomento: proporre l'abolizione totale del Senato, che certo farebbe risparmiare più costi della politica del progetto della Boschi, e poi magari concentrarsi sull'opposizione in Senato all'Italicum se proprio si voleva. Invece sono arrivate controproposte barocche e arzigogolate di cui i cittadini possono capire poco o nulla. Così si è fatto il gioco di Renzi, che vincerà facile e sarà più popolare di prima... di Franco Bechis

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