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Tutto muscoli, senzatetto fa bodybuilding per strada

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Jacques Sayagh è un senzatetto di 50 anni che vive nel 16esimo arrondissement di Parigi, Passy, uno dei quartieri più costosi ed esclusivi della città. Ed è qui che Jacques si allena da vero bodybuilder; i suoi attrezzi? L'arredo urbano e le inferriate dei cancelli. Ad accorgersi di lui un regista, Julien Goudichaud, che passando per Passy ha spesso notato quel vagabondo dai muscoli d'acciaio; ha quindi iniziato ad attaccare discorso con lui e, infine, lo ha convinto a lasciarsi scritturare per un cortometraggio di sei minuti, Street Fight: un breve documentario sugli allenamenti quotidiani di Jacques per plasmare i suoi bicipiti e affrontare le sua umana lotta per la sopravvivenza, bilanciando proteine e carboidrati per favorire la sua impalcatura fisica durante il giorno. E cercando calore fra scatole di cartone, di notte. Il cortometraggio - La particolare produzione è finita sulla Rete e ha conquistato finora quattro milioni di visitatori su Youtube. Il "barbone culturista" piace e le televisioni hanno cominciato a corteggiare Sayagh che, non possedendone una e non navigando in internet, era praticamente all'oscuro del suo successo. Il suo neo amico regista, però, gli ha consigliato di accettare l'invito di una popolare trasmissione condotta da Thierry Ardisson su Canal+. E qui un colpo di scena: il senzatetto ha ritrovato invece il figlio Remy, del quale aveva perso da tempo le tracce. Ora Julien Goudichaud progetta un film di 66 minuti su tutta la storia del suo protetto, ma da saggio impresario cerca di rispettarne i tempi giacché il protagonista ha anche altre ambizioni: per esempio, cantare nelle stazioni della metropolitana.

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