Caselli a Belpietro: "C'è clima d'odio"
Manifestazioen di un "clima d'odio". Così il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli, ospite del direttore di Libero Maurizio Belpietro a La telefonata su Canale 5 definisce le scritte sui muri inneggianti contro di lui. Il tema caldo è il suo attacco ai violenti No Tav, che gli ha fatto guadagnare commenti sdegnati o irrisori da politici e attivisti, Beppe Grillo in testa. "Io non ho criminalizzato il movimento, ho perseguito singoli soggetti che hanno commesso reati", spiega Caselli usando poi una metafora: "E' assurdo affermare che incriminando gli stupratori si criminalizza il sesso...". D'altronde, che la minaccia dell'insurrezionalismo organizzato sia reale lo ha confermato anche dal capo della polizia Antonio Manganelli: "L'area degli anarco-insurrezionalisti è pronta a un salto di qualità e all'assassinio", ha avvertito. "Se Manganelli parla di gruppi pronti all'assassinio - è la replica di Caselli - avrà elementi precisi". Peccato che il governo non ascolti e, anzi, tagli tagli i fondi finanziari destinati ai Servizi.