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Livorno, Labubu contraffatti: le immagini del maxi sequestro a Cecina e Pisa

lunedì 24 novembre 2025
1' di lettura

I finanzieri della compagnia di Cecina (Livorno), nell'ambito di attività volte alla tutela della sicurezza dei prodotti, al contrasto della contraffazione e dei segni distintivi, hanno sequestrato oltre 8.000 giocattoli contraffatti, di cui oltre 2000 famosi e costosi peluche Labubu. Nel mondo del gioco e della moda, i peluche Labubu sono ormai diventati una vera tendenza, tanto da aver generato un mercato di nicchia in cui i pupazzi originali sono rarissimi da trovare in negozi fisici e online solo su siti certificati. Le attività volte al controllo economico del territorio hanno permesso di individuare un esercizio commerciale a Cecina che esponeva per la vendita i Labubu carenti dei segni distintivi, a prezzi irrisori e con fattura che destava sospetti circa l'originalità del pezzo e la liceità alla vendita. I finanzieri quindi, dopo aver sottoposto a sequestro i peluche e deferito all'autorità giudiziaria labronica il titolare dell'esercizio commerciale in centro a Cecina, sono riusciti a risalire tempestivamente alla filiera di distribuzione dei pupazzi, individuando un punto vendita anche all'ingrosso situato a Pisa, presso il quale si è proceduto alla perquisizione. Nel negozio sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2000 giocattoli Labubu e numerose scatole per il confezionamento e parti per l'assemblaggio del peluche, segno che i titolari provvedevano non solo alla distribuzione, ma anche all'assemblaggio dei giocattoli, sfruttando la pratica del commercio del pupazzo tramite blind box, ossia buste a sorpresa.