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Chip, materie prime, energia: per l'auto il 2022 sarà un anno difficile

Il 2021, un anno molto complesso per il settore automotive.  Un anno che passerà alla storia per i tanti problemi produttivi: la crisi dei chip, le difficoltà logistiche nell’approvvigionamento di componenti fondamentali, il rincaro delle materie prime e dell’energia e così via. E il 2022, cosa ci riserverà? Scopriamolo assieme a Luca Talotta in questa nuova puntata di "Te lo dice il Talots".  Primo tema, la carenza dei semiconduttori. Il picco della crisi è avvenuto nell'estate del 2021 ed è stato superato. Di certo il miglioramento delle forniture non è stato immediato, ma molte società di ricerca hanno iniziato a rilanciare le loro idee di possibile e progressiva normalizzazione della situazione. Quando? Fino al termine del primo semestre del 2022 ci saranno ancora difficoltà, anche se minori. C'è da chiedersi se ci sarà una ripresa della domanda, secondo tema scottante per questo nuovo anno. Secondo le stime di IHS Markit, per il 2022 si prevedono vendite globali di veicoli leggeri intorno a 82,4 milioni, il 3,7% in più rispetto al 2021. Troppo ottimisti? Forse, anche perché c’è sempre il Covid-19 a comandare e creare continui problemi di possibile approvvigionamento. Infine a preoccupare sono materie prime ed energia. Su quest’ultimo fronte pesano le tensioni geopolitiche che hanno spinto all'aumento dei prezzi del gas. E l’allarme comprende anche l’auto, settore che sta trasferendo i ricavi sui consumatori, visto che molte case hanno annunciato risultati economici in aumento mediamente del 25% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019, grazie alla domanda elevata e alla scarsa disponibilità di prodotto.

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