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Vino e guerra in Ucraina, l'export italiano è il più penalizzato

A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. L'allarme è stato lanciato da Coldiretti : gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6.886 euro secondo l'analisi su Crea , il più importante in italiano di ricerca agroalimentare. A pesare sulle aziende vitivinicole sono gli aumenti sugli imballaggi (una bottiglia di vetro costa più del 30% in più allo rispetto anno), dei tappi (+20%), persino le gabbiette per i tappi degli sono cresciute del 20%, e per etichettee cartoni d'imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%. Non solo: i prezzi cambiano di settimana in settimana, rendendo impossibile una programmazione economica nei costi aziendali. Il settore ha festeggiato l'anno – è stato registrato il record storico di esportazioni, oltre sette miliardi – oggi il conflitto se mette a rischio quasi 15 milioni di euro export Made in Italy in Russia : cifra che rendeva l'Italia il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna.

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