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Energia, interi comparti a rischio: l'allarme di Mularoni (Ceramica Faetano) e Volpe (Assotel)

Paola Natali intervista per Libero Tv Paolo Mularoni, Presidente di Ceramica Faetano Spa, e il Presidente di Assotel Modesto Volpe. Tra rincari energetici e le materie prime introvabili, Mularoni ha deciso di assumere e di rimanere in Italia: "Il nostro gruppo ha un fatturato complessivo di 170 milioni di euro. Abbiamo bisogno di figure altamente specializzate e con competenze fisiche e chimiche". Di imprenditori che hanno voglia di investire in Italia ce ne sono ma, dice Volpe, "devono confrontarsi con tasse e burocrazia. Basti pensare che per uno stipendio da mille euro bisogna spenderne il doppio: da anni infatti ci battiamo per ridurre il cuneo fiscale". Che cosa vuol dire avere un'impresa in Italia rispetto all'estero, per esempio gli Usa? "Il tema energetico oggi è quello in cui si vede la maggiore differenza e che mette a repentaglio interi settori", dice Mularoni, "soprattutto le imprese energivore stanno davvero soffrendo". Volpe aggiunge: "Sembra che le istituzioni si siano dimenticate che le imprese escono da due anni di pandemia. Ma non possiamo andarcene tutti all'estero". Sul tema delle materie prime "particolarmente nella ceramica", sottolinea Mularoni, "prima dello scoppio della guerra, due milioni di tonnellate di materie prime venivano dal Donbass: c'è stata una corsa a trovare altre fonti con ovviamente una speculazione". Che cosa potrebbe fare la politica per l'imprenditoria, chiede Natali? Risponde Volpe: "Il cuneo fiscale è ciò che incide di più: dobbiamo gratificare i lavoratori aumentando loro lo stipendio". Secondo Mularoni "il benessere dei dipendenti è fondamentale. E dobbiamo poter attrarre le competenze. Aggiungo: è urgente la “Gas Release” come misura di contrasto alla crisi energetica, cioè il rilascio del gas nazionale per le imprese gasivore".

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