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Elisabetta Casellati, la lezione al Pd: "Faziosa io? Ma si ricordano quando con Salvini..."

"Trovo l'accusa del Pd del tutto ingiustificata e pretestuosa". Il presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati respinge al mittente le accuse di faziosità rivoltegli dal Pd dopo non aver ammesso le interrogazioni dem sul caso dei presunti finanziamenti russi alla Lega. "Non potevo ammettere quelle interrogazioni perché l'articolo 145 del regolamento prescrive che deve esserci un oggetto determinato - spiega la Casellati a Repubblica -. Non posso investire l'Aula del Senato su supposizioni e circostanze presumibili tutte coniugate al condizionale: Come riferirebbe l'Espresso... Io non mi diverto a respingere le interrogazioni e non ne ho ammesse recentemente anche altre, come quelle di Forza Italia piuttosto che di Fratelli d'Italia. Ma il Pd sa bene che quando sequestrarono i fondi della Lega, si discusse la loro interrogazione con Salvini in Aula. Quindi possono dirmi tutto ma non che sono faziosa, termine fra l'altro assai sgradevole. Io sono un presidente di garanzia. Ciò significa che salvaguardo i diritti dell'opposizione e della maggioranza, usando lo stesso metro".  GUARDA IL VIDEO -  "Pettegolezzo inammissibile". Casellati contro il Pd, si scatena il caos in aula "Valuterò i nuovi fatti e le nuove richieste. Qui non è in discussione il lavoro e la professionalità dei giornalisti, per i quali ho grande rispetto", aggiunge, mentre sulla vicenda Csm sottolinea: "Non c'è dubbio che quanto sta emergendo può minare la fiducia dei cittadini nei confronti di una istituzione come la magistratura che non solo deve essere ma anche apparire imparziale, terza e indipendente. Il richiamo del Presidente Mattarella sulla necessità di voltare rapidamente pagina ha ben definito i termini della questione. Le immediate iniziative intraprese dal Csm sono certamente un primo passo in questa direzione. Ritengo però che non sia più rinviabile una riforma organica della giustizia che metta mano, in linea con le previsioni costituzionali, anche alla composizione e al funzionamento dell'organo di autogoverno. L'obiettivo è quello di riacquistare la credibilità e l'autorevolezza. Se ciò non dovesse avvenire, sarebbe la Caporetto della giustizia italiana e quindi dello Stato". Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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