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Luigi Di Maio, la pagliacciata del "mandato zero": vergogna senza limiti per tenersi la poltrona

Luigi Di Maio tenta il colpo di coda. Gli ultimi giorni bollenti con l'alleato di governo, i sondaggi che continuano a dare la Lega praticamente ai livelli delle europee e che non smuovono sostanzialmente il MoVimento dal 17% del 26 maggio nonostante il caso dei presunti fondi russi, e i dubbi di Matteo Salvini su alcuni ministri pentastellati, Danilo Toninelli (Infrastrutture e trasporti) ed Elisabetta Trenta (Difesa) in primis, spingono il capo politico M5S alla reazione. Se non sarà rimpasto o addirittura crisi aperta, per i 'gialli' è arrivato il momento di rialzare la testa. E gli ultimi sviluppi nella galassia dei Cinquestelle vanno in questa direzione.  È stata convocata, intanto, nella giornata di sabato l'Assemblea degli iscritti che, come prevede lo Statuto, deve tenersi ogni anno. Quest'anno - fa sapere Di Maio su Facebook - voterà online sulla piattaforma Rousseau sulla nuova organizzazione del MoVimento giovedì e venerdì prossimi. Un'assemblea che "sarà chiamata a votare sui documenti politici proposti dal capo politico riguardanti l'organizzazione nazionale e l'organizzazione regionale del MoVimento 5 Stelle, l'introduzione del mandato zero per i consiglieri comunali e i rapporti con le liste civiche". Resta immutato, come chiarito nei giorni scorsi dallo stesso Di Maio, il vincolo dei due mandati. Per approfondire leggi anche: Danilo Toninelli licenza il tecnico  E le parole usate sui social dal leader dei Cinquestelle anche sabato non sono altro che un modo per suonare la carica al mondo pentastellato, scosso innanzitutto dagli ultimi test elettorali deludenti, che hanno fatto tremare un bel po' la sua poltrona. "Questo è un cambio di passo. Questo è uno scatto in avanti, un momento importante di crescita, di riorganizzazione appunto", scrive su Facebook Di Maio. "È una rivoluzione - aggiunge - che però non è ancora finita. Nelle rivoluzioni si traccia un percorso e lungo il percorso si può anche sbagliare, a volte, ma è importante non perdere mai l'obiettivo, è importante non mollare mai, mostrando coraggio, per segnare un riscatto". I toni a cui ricorre il capo politico M5S puntano a tenere a tutti i costi la barra dritta, nonostante i dubbi e le minacce di crisi di governo che arrivano a fasi alterne da uno o dall'altro azionista. "Il MoVimento - ha aggiunto - ha sempre dimostrato resilienza, ossia la capacità di modificarsi ed evolversi in base ai nuovi contesti, anche avversi. La nuova organizzazione servirà per rendere il MoVimento sempre più efficiente e per permettere a sempre più cittadini di prendere in mano la cosa pubblica e migliorare la vita di tutta la comunità". Ed ecco la conclusione con una certa vis retorica: "Ora tocca a noi. È sempre toccato a noi. E dobbiamo tornare a farci sentire!".

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