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Matteo Renzi e Atlantia, "roba da azzeccagarbugli di provincia". Caos a Palazzo Chigi: provocazione per Conte

Il caso Atlantia spacca ancora una volta il governo: M5s da una parte, Italia Viva dall'altra e Pd in mezzo, in grave difficoltà. Stavolta però, ci sono di mezzo un Consiglio dei ministri e un voto in Parlamento e il premier Conte rischia di rimetterci la faccia, se non le penne. Luigi Di Maio accelera sulla revoca della concessione stradale alla società del gruppo Benetton, un anno e mezzo dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova e sull'onda delle polemiche per la cattiva manutenzione delle infrastrutture.   Leggi anche: "Il Pd usa Conte per poi pugnalarlo, ma lui...". Cosa sa Sallusti, dalla Gruber Dal vertice di sabato la maggioranza si è rifugiata nel più classico "salvo intese", che al momento non ci sono perché Matteo Renzi ha definito la norma grillina degna di "un Paese sudamericano". E mentre Atlantia passa alle minacce legali ("Tuteleremo i nostri diritti se il testo del Milleproroghe sarà confermato") è lo stesso staff di Palazzo Chigi a risentirsi per il giudizio del leader di IV: la scelta di infilare la questione concessioni nel Milleproroghe di fine anno, con alto rischio di caos normativo, sarebbe "roba da azzeccagarbugli di provincia". E Conte, avvocato (del Popolo) e giurista di Foggia, secondo il Corriere della Sera non l'avrebbe presa bene.

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