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Cinquestelle, Il piano del "regista" Luigi Di Maio: Alessandro Di Battista e Chiara Appendino capi

Luigi Di Maio già progetta una nuova fase a 5Stelle, da avviare a cavallo degli Stati generali di marzo. Da concretizzare poi, in primavera inoltrata. Sempre con lui al centro della partita, ma con un ruolo e uno schema diversi. In un Movimento che non lo avrà più come capo politico. Lo scrive il Fatto quotidiano in edicola venerdì 24 gennaio. Ha deciso di dirigere il gioco un po' più da dietro, nel nuovo M5S che nei suoi piani non dovrà più avere un solo capo, un leader massimo, ma una diarchia, con un uomo e una donna. E assieme a loro, una ristretta segreteria politica, "un cordone di protezione" come riassume un altro dimaiano doc. Però si deve partire dal vertice, dai due nomi che il fu leader vorrebbe lassù. Per approfondire leggi anche: Chiara Appendino saluta il secondo mandato E il primo è già uscito ovunque, è quello della sindaca di Torino Chiara Appendino, che però nutre molti dubbi, e lo ha già detto allo stesso Di Maio nell' incontro della scorsa settimana a Palazzo Chigi, in cui il ministro le ha spiegato il suo progetto. L' altro vertice invece sarebbe Alessandro Di Battista, proprio l' ex deputato a cui mercoledì il ministro, senza citarlo, ha riservato un passaggio al cianuro, quello contro "chi è stato nelle retrovie senza prendersi responsabilità". Così l' hanno interpretato tutti, ma lo staff di Di Maio ha emanato l' ennesima smentita delle ultime due settimane, "smentendo categoricamente" che quelle parole fossero per Di Battista, "che Di Maio considera un amico". Non è così. Però l' ex capo non può fare a meno di Di Battista per il progetto che ha in testa, quello di un Movimento come polo equidistante dal centrodestra come dal centrosinistra. 

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