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Pannella disconosce la Bonino: non è più radicale

“Emma Bonino si comporta come non facesse più parte del partito radicale. Non la vediamo mai, non ci consultiamo mai. Non partecipa mai a nessun incontro, non discute di nulla con noi, non parla con noi”. La clamorosa accusa viene da Marco Pannella, fondatore del Partito radicale, ed è avvenuta domenica 26 luglio durante il settimanale colloquio con uno sbacalito Massimo Bordin, trasmesso su Radio Radicale. Secondo Pannella “Emma Bonino si comporta oggi come se non avesse nulla a che vedere con il partito radicale”. La rottura risalirebbe addirittura a sei anni fa “quando la Bonino fece chiamate a mezza Italia per impedire che Feltrinelli pubblicasse un libro sulle lettere che mi aveva mandato Matteo Angioli dall'Australia, con la prefazione di Carlo Ripa di Meana e Angiolo Bandinelli. Disse che se il libro fosse uscito, lei si sarebbe dimessa dal partito radicale. Il libro non è mai stato pubblicato, ma lei è come se si fosse dimessa”. Pannella ricorda di avere scelto lui la Bonino come ministro e di averla suggerita all'amico Giorgio Napolitano, ma ora per lei “il problema è di continuare a fare parte del jet set internazionale. Lei può andare in qualsiasi posto perchè fa parte del jet set, io no. Sto cercando ad esempio di avere appuntamenti magari con il presidente della Repubblica, e siccome so che lui ha molto da fare, non riesco ad andarci. Lei invece sono sicuro che in cinque minuti riesce ad avere l'udienza...” di Franco Bechis

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