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Giuseppe Conte, show a Palazzo Chigi: "Mio partito al 14%? A mia insaputa". La risposta al no di Salvini e Meloni agli Stati generali

Altro show davanti a Palazzo Chigi per Giuseppe Conte. Il premier parla ai giornalisti in un appuntamento concordato e sfrutta la ribalta per polemizzare con l'opposizione. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno detto che il centrodestra non si presenterà agli Stati generali dell'economia, sorta di kermesse mediatica organizzata dal presidente del Consiglio, e che il confronto avverrà solo nelle sedi istituzionali. "Mi sorprende - è la risposta di Conte -. Lo sapete bene che quella villa, Villa Pamphili, è sede istituzionale di alta rappresentanza. Invitarli lì per progettare l'Italia che vogliamo, l'Italia del rilancio è un gesto di attenzione nei loro confronti. Un luogo più istituzionale" di Villa Pamphili "non si può". Meglio pure del Parlamento, evidentemente, visto che la maggioranza ha snobbato ogni emendamento o proposta dell'opposizione nella gestione della crisi da coronavirus.

“Avremo sabato una giornata inaugurale dedicata al contesto internazionale - ha poi annunciato Conte -, avremo tanti ospiti e ci confronteremo, dopodiché da lunedì inizierà il confronto con tutte le parti migliori del paese, inizieremo con Colao che ci darà il senso dell’iniziativa". Siamo quasi al livello della scaletta del Festival di Sanremo, ma si parla di politica e il tono leggero del premier stona non poco. Più serio quando annuncia "un altro dpcm" per la Fase 3 e un possibile scostamento di bilancio: "Valutiamo l’impatto che avranno gli 80 miliardi di scostamento quando avranno piena attuazione. Non è assolutamente da escludere la necessità di intervenire in tempi più immediati, nei limiti ovviamente della finanza pubblica". 

Siamo al livello di Zelig, invece, quando il premier accenna a un suo partito, ventilato da più retroscena: "Il partito di Conte ha il 14%? A mia insaputa, perché io non ho partiti". E qualcuno avrà sorriso ascoltando anche la sicurezza con cui ha "risposto" alla convocazione dei pm di Bergamo che lo interrogheranno come persona informata sui fatti per l'epidemia in Lombardia: "Non sono affatto preoccupato. Non è arroganza né sicumera, non commento le parole del procuratore ci confronteremo venerdì con la massima serenità". Bontà sua.


 

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