Cerca
Logo
Cerca
+

Rocco Casalino, clamorosa rottura anticipata con Conte? Alle spalle del premier...

Dov'è finito Rocco Casalino? Se lo chiede Dagospia, se lo chiedono anche molti fan di Giuseppe Conte, che poco dopo pranzo si assembrano idealmente davanti al pc e agli smartphone per ascoltare le parole dell'amatissimo premier dimissionario. Può sembrare surreale, ma sui social quasi tutti i commenti sono all'insegna della nostalgia e del rammarico per l'addio dell'avvocato. E mentre lui parla di fronte a Palazzo Chigi nel suo ultimo "discorso alla nazione", per una volta non con il favore delle tenebre ma alla luce del sole (e anche questo, nel suo piccolo, è un segnale di discontinuità con il recentissimo passato e l'ultimo anno di governo), c'è chi nota che alle sua spalle non spunta mai il suo fidatissimo portavoce-spin doctor-factotum. 

Casalino non c'è, o perlomeno non viene mai inquadrato, e questo nella sintassi e nella logica dell'ex concorrente del Grande Fratello diventato eminenza grigia della politica italiana equivale quasi a non esistere. D'altronde sono le ore del suo tramonto. Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera si è divertito a delinearne un feroce e velenosissimo ritrattone, tutto all'insegna di gaffe, uscite fuori luogo, deliri di onnipotenza e vanagloriosi strappi alla regola e all'etichetta internazionale inanellati in questi quasi tre anni a Palazzo Chigi. "Coraggio, è finita, esci da quell'ufficio", è la chiusura del pezzo di Roncone, quasi intimando la resa a Casalino. Uscito forse è uscito, come Conte, ma nel piazzale antistante a Palazzo Chigi forse Rocco non si è fermato. 

E nelle orecchie risuonano le parole rilasciate con ingenuità (o forse è stato tutto molto calcolato, come suo solito) alle due penne del Foglio Salvatore Merlo e Simone Canettieri: "Qua a Palazzo Chigi nessuno è triste, ve lo giuro. È stata davvero pesante. Non pensavo". Poi lo sfogo "rubato": "Io adesso vivo. Sono libero. Respiro. Esce anche il mio libro tra poco". Auguri. 


Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Dai blog