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Giorgia Meloni da Mario Draghi, "nient'altro di cui parlare". Una frecciata a Salvini e Berlusconi?

Un'ora di colloquio con Mario Draghi, un incontro che Giorgia Meloni, alla guida della delegazione di Fratelli d'Italia, ha definito "interessante". Non cambia la sostanza, FdI ha confermato che sarà di fatto l'unica forza in Parlamento a votare contro il premier incaricato, ma qualche sfumatura è già evidente. Dalla Meloni, accompagnata a Montecitorio da Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida, non c'è alcun pregiudizio sull'ex governatore della Bce, anzi. "Non avevamo nient'altro di cui parlare, se non di programma", ha messo subito in chiaro la fondatrice: come dire, gli altri parlano di poltrone e ministeri, noi di cose da fare. Bella frecciata al centrosinistra e, magari, anche a qualche alleato.


"Siamo disposti a dialogare e collaborare, magari Draghi potrebbe scoprire che all'opposizione c'è qualcuno più leale della sua maggioranza, dove mi pare che già si stia litigando", ironizza sulle polemiche dentro il Movimento 5 Stelle e i veleni di PdLeU contro Matteo Salvini. Sebbene unica forza di opposizione, la Meloni si dice "a disposizione della nazione per tutto ciò che può essere utile. Draghi ci ha parlato della sua riforma del fisco, immagina che le tasse non aumenteranno e immagina un sistema progressivo ed esclude la flat tax".  "Abbiamo anticipato al premier una serie di proposte e documenti, certamente non mi aspettavo che Draghi li leggesse di notte. Ci ha detto che li ha iniziati a leggere e credo che questo sia un cambio di passo rispetto al governo Conte".  A questo proposito, sottolinea, "mi auguro che Draghi, quando formerà il governo, voglia dire basta al metodo di limitare la libertà delle persone a colpi di Dpcm, questo non si può più consentire". 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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