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Torino film festiva, ciak... si miagola e si abbaia

«Mai dire gatto...» sarà il refrain d' obbligo del Torino Film Festival, che il 24 novembre spalancherà le porte della suggestiva Aula del Tempio, nella Mole Antonelliana, per inaugurare un' edizione della kermesse, la 35esima, mai così "animalista". Sono tantissimi, tra i 169 film presenti nelle varie categorie, quelli in cui i piccoli e grandi amici dell' uomo la faranno da protagonista. A partire dai gatti, a cui è ispirata non solo la locandina ufficiale del Festival, con una seducente Kim Novak che stringe un siamese dallo sguardo diabolico, ma anche un' apposita sezione con sei film d' autore dedicati ai "gattofili". Da Alice in Wonderland di Clyde Geronimi, una rilettura lisergica del classico dell' animazione disneyana Alice nel Paese delle Meraviglie, passando per l' horror Black Cat di Lucio Fulci ispirato ad un racconto noir di Poe, fino alla commedia romantica Una strega in Paradiso, in cui la strega Kim Novak lancia a James Stewart incantesimi d' amore tramite il suo gatto Cagliostro, impassibile coprotagonista della commedia romantica di Richard Quine. Una sezione fortemente voluta dalla direttrice del Festival, Emanuela Martini, "gattara cinéphile" per sua stessa ammissione, che per il cinema è l' equivalente di Slash dei Guns N' Roses per il rock. Qualcuno, insomma, che non ha paura di osare e di scommettere, persino sul talento degli animali. Non solo come protagonisti, ma anche come incredibili "autori" di video. Una chicca saranno due opere della sezione Non Umano dove lo sguardo degli animali diventa - letteralmente - il baricentro da cui misurare la realtà. La prima è Animal Cinema di Emilio Vavarella, un' indagine sulle esperienze audiovisive non antropocentriche, ovvero frammenti di video girati esclusivamente da animali (granchi, polipi, elefanti, cicogne) con una videocamera tra le zampe (o tra le zanne). Mentre Animal Pensivité di Christine Baudillon è un' immersione nel mondo animale, che esplora i legami misteriosi con il loro habitat, estraneo al mondo umano. «Il rapporto uomo-animale è un filo conduttore di questo Festival - spiega Martini - la sezione Non dire gatto... è ispirata a Bestiale!, un' enorme mostra in corso al Museo Nazionale del Cinema di Torino, dedicata agli animali più noti del cinema e che raccoglie rari materiali inviati dall' Academy di Hollywood». A emozionare gli spettatori del festival ci penserà anche l' elefante Bong, autentico scene stealer nel film Pop Aye, che narra l' incontro tra un uomo e il suo ex compagno di giochi con la proboscide nelle strade di Bangkok. Per gli amanti del cinema on the road ci sarà la sezione Amerikana curata da Asia Argento (che non concederà interviste alla stampa, ndr), mentre la sezione AfterHours, dalla mezzanotte del 25 novembre, terrorizzerà gli amanti del genere con storie di fantasmi, vampiri, body horror, zombie-movie. Imperdibile per tutti, l' omaggio che Torino dedica a Brian De Palma, con una poderosa rassegna di 32 titoli del maestro della New Hollywood ed erede di Hitchcock. Un grande regista amante dell' Italia che potrebbe stupire tutti, «nonostante la sua timidezza», con una fugace apparizione all' ombra della Mole... di Beatrice Nencha

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