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Cuore italiano della musica torna a battere all'Arena di Verona

Verona, 25 lug. (askanews) - Un evento di portata emozionale enorme. E una festa del bel canto. L'Arena di Verona, in nome dell'Italia che non si arrende, riapre con una serata di stelle: 24 voci, quattro direttori in staffetta, stili e scuole diverse per un excursus antologico da Rossini a Puccini, da Mozart a Verdi, da Cilea a Giordano. Si alterneranno portabandiera della scuola italiana come Alex Esposito, Leo Nucci, Daniela Barcellona, Rosa Feola, Barbara Frittoli, troppi per citarli tutti. Il teatro scaligero riporta il palco al centro; grazie all'idea della sua sovrintendente e direttore artistico Cecilia Gasdia.

"L'Arena di Verona è musica. Io sono una veronese, non doc, ma cresciuta, nata, che ha studiato qui e che ha vissuto per l'Arena di Verona che è la mia culla ed è il più bel teatro del mondo".

Ripartire non era facile, dopo il lungo confinamento che ha bloccato il mondo dello spettacolo. Inizialmente sembrava una scommessa.

"Perché non era scontato, non era assolutamente scontato, che si potesse fare qualcosa. Perché questo ha comportato un lavoro enorme di tutti i generi, perché abbiamo ricreato da zero in due mesi, e abbiamo deciso, uno spettacolo completamente nuovo da tutti i punti di vista: economico, amministrativo, giuslavoristico, logistico, artistico, devo continuare?"

Il risultato è un programma interamente ripensato rispetto al cartellone previsto, una stagione di serate uniche che si inaugura questa sera con l'evento "Il Cuore italiano della Musica", con un pensiero particolare agli operatori sanitari, impegnati in prima linea nella gestione dell'emergenza.

Tra il pubblico attesa la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Katia Ricciarelli a far da madrina. Mentre a dirigere ci saranno Marco Armiliato, Andrea Battistoni, Francesco Ivan Ciampa, e anche Riccardo Frizza, che dopo il concerto di Bergamo davanti al capo di stato Sergio Mattarella, torna a raccontarci in musica la rinascita italiana.

"Non dimentichiamoci - afferma Frizza - che l'opera è il prodotto culturale più importante che l'Italia ha esportato nel mondo. Dobbiamo essere orgogliosi di questo e spero che la musica sia veramente un veicolo che attraverso i suoni riesca ad arrivare allo spirito e all'animo delle persone".

È difficile far stare in silenzio la musica, ci dice il tenore Francesco Meli:

"Cominciare e ritornare in qualche modo - spiega - è sempre una gioia, una rinascita, anche se difficoltosa e con tante insidie: noi cerchiamo di affrontarla nel migliore dei modi, con il massimo della volontà e dell'entusiasmo nel fare il nostro lavoro al meglio".

Prima cantante italiana a tornare su un palco, il 22 maggio in Germania come emblematica Carmen, Annalisa Stroppa che questa sera interpreta Rosina (Barbiere di Siviglia), giovane e bella e costretta in casa dal suo tutore:

"Tutti abbiamo capito quanto sia importante sentirci liberi" sottolinea la mezzosoprano. "Ci è mancata la libertà anche nei piccoli gesti, nelle piccole azioni quotidiane che davamo tanto per scontate. Abbiamo capito che è la medicina e la cura migliore, ci cura l'anima perché non di solo pane vive l'uomo, ma di emozioni".

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