Usa, Elon Musk rinuncia all'acquisto di Twitter
Roma, 9 lug. (askanews) - Elon Musk ha annunciato di voler mettere fine all'accordo con il cda di Twitter in merito all'acquisto del social network, a causa di "informazioni false e menzognere" sull'azienda.
Secondo i legali di Musk, Twitter non ha rispettato gli impegni previsti dall'accordo, non avendo fornito tutte le informazioni richieste sul numero di account falsi o spam, che sarebbe superiore al 5% indicato più volte dalla stessa azienda.
A questo punto rischia di aprirsi un interminabile contenzioso legale dato che entrambe le parti si sono impegnate a versare un indennizzo che può arrivare fino ad un miliardo di dollari in caso di mancato acquisto.
Daniel Ives direttore generale e analista Wedbush Securities: "É uno choc. È uno scenario da incubo per Twitter, per il consiglio di amministrazione, per i profitti delle azioni in caduta libera probabilmente da lunedì. E ora, questa diventa una vera battaglia giudiziaria tra Musk e il consiglio di amministrazione di Twitter".
Ad aprire il fuoco è stata la stessa Twitter, che tramite il suo presidente, Bret Taylor, ha annunciato di voler ricorrere in tribunale per "far rispettare l'accordo" di acquisto "al prezzo e alle condizioni (già) fissate" con Musk.
"Sarà una battaglia su tutti i fronti, tutelare i lavoratori, i concorrenti che vorranno prendersi la loro attività, i problemi del brand, la credibilità delle cifre per gli investitori", ha aggiunto l'esperto.
Il patron di Tesla, dopo un graduale aumento della sua presenza nel capitale dell'azienda - che aveva inizialmente tentato di respingerne la scalata - sembrava essere riuscito nell'intento il 25 aprile scorso, con un accordo che prevede un prezzo di acquisto di 54,2 dollari ad azione per un totale di 44 miliardi di dollari. Da allora una lunga serie di esitazioni - motivate secondo molti analisti dal tentativo di Musk di ottenere un ribasso - ha tuttavia fatto precipitare il valore azionario non solo di Twitter ma della stessa Tesla, entrambi diminuiti del 25%.
(IMMAGINI FRANCE PRESSE)