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Bollette a 28 giorni, la Finanza nelle sedi dei big telefonici: il brutto sospetto

Giovanni Ruggiero
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Il Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza sta eseguendo una serie di ispezioni nelle sedi dei principali operatori di telefonia fissa e mobile. A quanto si apprende, l'attività - su input dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato - sarebbe legata al caso della fatturazione delle bollette mensili. Leggi anche: La porcheria sulle bollette della luce: cosa siamo costretti a pagare È una "ottima notizia" che il Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza stia svolgendo un'attività ispettiva presso i principali operatori di telefonia fissa e mobile per possibili intese restrittive della concorrenza collegati alla fatturazione mensile delle bollette. È quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Abbiamo presentato ormai decine di esposti tra Antitrust e Autorità delle comunicazioni sulla questione delle bollette a 28 giorni. Non è pensabile che tutte, o quasi, stiano magicamente aumentando le tariffe, guarda caso, dell'8,6%" sottolinea Dona. "È ora, poi, che finalmente si rimborsino gli utenti e che le compagnie stornino quanto hanno indebitamente incassato a partire dal 23 giugno 2017" conclude Dona.

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