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Edward Luttwak, l'attacco brutale a Federica Mogherini: "Sbaciucchia gli ayatollah assassini"

Gino Coala
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Con gli Usa in collisione con l' Iran sul trattato nucleare, e Israele che rintuzza sulle frontiere siriane le guarnigioni iraniane colà stanziate, l' Europa resta scettica verso la mossa di Donald Trump. Abbiamo raccolto il parere dell' esperto statunitense di strategia Edward Luttwak. Leggi anche: Luttwak: "Perché l'Italia deve fare la guerra in Siria" Come mai gli alleati europei sono riluttanti a seguire gli Usa? «Gli europei sono dei veri irresponsabili, non si rendono conto del pericolo dei missili balistici iraniani. E la commissaria dell' Ue agli Esteri Federica Mogherini è pure irresponsabile nel difendere il trattato, è una che sbaciucchia il presidente palestinese Abu Mazen. E l' Europa non vuol rompere con Teheran per farci affari, per vendergli quattro stracci. Tutti i Paesi che oggi non appoggiano gli Usa potrebbero trovarsi un giorno a chiedere aiuto a Washington e non riceverne». L' Iran accuserà il colpo di nuove pressioni? «Le sanzioni hanno gioco perché l' Iran è molto provato. C' è il 12% di disoccupazione e il 12% di inflazione, in più gran parte della popolazione campa con 250 euro al mese, ma affrontando prezzi quasi europei. Milioni di iraniani scendono in piazza alimentando proteste popolari. E sì che la Mogherini plaude al presidente Rohani, sebbene in Iran si eseguano circa 1.000 condanne a morte l' anno per impiccagione». Facciamo un confronto con la situazione coreana. Trump cerca forse un successo bis, visto che il pugno di ferro paga? «Con la Corea del Nord, Trump offrirà l' opzione 100%, cioè tutto per tutto. L' America azzererà le sanzioni se i nordcoreani rinunceranno totalmente alle armi nucleari aprendo a ispezioni dei siti atomici, ma fatte da emissari americani, non da qualche egiziano dell' Onu. Secondo me non accadrà. L' incontro fallirà perché Trump si alzerà dal tavolo e se ne andrà. Anche con l' Iran potrebbe finire così. Le questioni si legano perché i missili iraniani Shahab derivano in parte da quelli nordcoreani Nodong e ci sono tecnici iraniani in Corea del Nord». Abbiamo visto il premier israeliano Benjamin Netanyahu ospite del presidente russo Vladimir Putin, nonostante l' amicizia russa per Iran e Siria li divida. «Bibi» cerca una mediazione russa? «Putin e Netanyahu si sono parlati da pari a pari, a differenza di quanto fa il presidente russo con gli europei, ai quali interessa solo il lato commerciale. Hanno tracciato linee per evitare incidenti fra le rispettive forze militari in Siria. Non credo però che russi e israeliani arrivino ad accordarsi per tenere Assad al governo a Damasco in cambio del ritiro delle forze iraniane dalla Siria». Stamane il ministro degli Esteri saudita Adel Al Jubeir ha minacciato che anche l' Arabia potrebbe farsi l' atomica se l' avrà l' Iran. Il regno già possiede missili a medio raggio cinesi e furono i sauditi a finanziare a suo tempo il programma atomico pachistano. È probabile che possano armarsi velocemente condividendo l' arsenale di Islamabad? «Al Jubeir manda un avvertimento. I sauditi comunque non hanno un deterrente atomico, quei missili a medio raggio sono vecchi. E non penso che il Pakistan faccia uscire testate atomiche dal suo territorio per consegnarle a Riad, poiché vige un accordo internazionale di controllo del suo arsenale». di Mirko Molteni

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