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Mafia Capitale, Odevaine tira in ballo la Finocchiaro: "Buzzi ci è andato a parlare per la struttura di Mineo"

Nicoletta Orlandi Posti
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Spunta anche il nome di Anna Finocchiaro nelle intercettazioni allegate agli atti dell'inchiesta su Mafia Capitale. A farlo è Luca Odevaine, membro della commissione del Viminale che si occupava di quegli immigrati che hanno fatto arricchire la banda Carminati-Buzzi. Odevaine che nell'organizzazione aveva il compito di accaparrarsi gli appalti si dava da fare per organizzare incontri di alto livello con i parlamentari. Una di loro, riferisce Fiorenza Sarzanini sul Corriere, sarebbe proprio la presidente della commissione Affari Costituzionali al Senato che viene tirata in ballo per la struttura di accoglienza dei migranti a Mineo. Dopo aver ottenuto la gestione del campo nomadi di Castel Romano, Buzzi e i suoi sodali pensavano infatti di allargare la propria influenza in Sicilia. L'intercettazione - Consapevoli dei propri limiti cercavano sponsor e così il 16 giugno scorso Odevaine parlando con Carmelo Parabita gli riferisce di aver risposto ad un "avviso pubblico di selezione" per essere assunto dal Consorzio Calatino in modo da acquisire i titoli necessari a poter fare il membro della commissione incaricata della valutazione delle offerte per quella gara. Entrando nel merito dell'assegnazione Parabita dice: "Non ci saranno altre offerte cioè, con chi stanno parlando, si sono tenuti tutti alla larga da Mineo perché è troppo complessa, cioè non è venuto nessuno venerdì". Odevaine incalza: «A me m'ha detto Salvatore Buzzi che è andato a parlare dalla Finocchiaro". Poi aggiunge: "E la Finocchiaro gli ha detto 'lascia perdere quella gara è già assegnata'". Per questo la ricerca di interlocutori continuò e Odevaine si concentrò sulla procedura del Viminale che potreva consentirgli di manovrare le assegnazioni anche tentando di orientare le scelte dei prefetti.

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