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Multe, la decorrenza dei termini inizia quando si verifica l'infrazione

Nicoletta Orlandi Posti
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"L'accertamento inizia quando l'operatore verifica l'infrazione". Il ministro Maurizio Lupi boccia la prassi adottata da molte amministrazioni comunali, tra cui il comune di Milano, di far decorrere il termine di 90 giorni per la contestazione delle violazioni del codice della strada non dalla data di commissione delle stesse bensì da quella in cui gli organi accertatori visionano i fotogrammi fatti dagli apparecchi. In virtù di tale prassi numerose multe sono state recapitate nelle settimane scorse per infrazioni commesse nel territorio del capoluogo lombardo scatenando un'aspra polemica che è arrivata in Parlamento. E proprio durante il question time alla Camera il ministro dei Trasporti, definendo illegittima l'interpretazione 'estensiva' dell'articolo 201 del codice della strada relativo alla decorrenza del termine per la notifica della violazione, tuona: "Le norme del Codice della strada non sono fatte per sanare i bilanci". La replica della giunta milanese non si è fatta attendere: "Le dichiarazioni del ministro Lupi ci meravigliano", ha puntualizzato l'assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale, Marco Granelli. "Voglio chiarire un equivoco: il Comune non fa cassa con le multe ma la Polizia locale - ha proseguito - ha il dovere di sanzionare chi non rispetta la legge e mette a repentaglio l'incolumità propria e quella degli altri utenti della strada. Anche così abbiamo dimezzato gli incidenti a Milano". Il ministero fa sapere comunque che "laddove dovessero pervenire ulteriori segnalazioni di fattispecie analoghe, assumerà le opportune valutazioni in ordine all'eventuale emanazione di una circolare esplicativa finalizzata a favorire l'uniformità del giudizio delle prefettura nell'attività di decisione dei ricorsi presentati dai cittadini. Automobilista avvisato, mezzo salvato.

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