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Papa Giovanni XXIII: la salma arriva a Bergamo, la mano di cera si deforma e scoppia la polemica

Serena Sorce
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La salma di papa Giovanni XXIII è tornata nella "sua" Bergamo e ci resterà fino al 10 giugno. Durante il trasporto dal Vaticano alla città lombarda il corpo del pontefice ha subito una vistosa deformazione alla mano che ha preoccupato tutti i fedeli accorsi per omaggiarlo. Monsignor Giulio Della Vite ha spiegato al Corriere della Sera: "La lastra di cera che ricopre le mani è più sottile e lavorata e stando al sole, col riverbero del plexiglass, si è surriscaldata. Avevamo messo ghiaccio secco sotto l'urna, ma non avevamo calcolato tutta la gente che si è assiepata lungo il tragitto, e che ci ha costretto ad andare a passo d'uomo da Seriate a Bergamo". Questa spiegazione non ha placato gli animi dato che l'Esercito aveva messo a disposizione un aereo Falcon per il trasporto del suo santo patrono Giovanni XXIII che avrebbe evitato la deformazione. Adesso le spoglie del papa buono sono “stabilizzate” in una teca con l'argon, un gas che evita l'ossidazione e si spera che non ci siano altri peggioramenti.  #Bossetti è andato a far visita alle spoglie di Papa Giovanni XXIII nel carcere di #Bergamo. https://t.co/gARJ3Wtn6v— Giornalettismo (@giornalettismo) 25 maggio 2018

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