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Formidabili quegli anni

Nicoletta Orlandi Posti
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Ci sono giornalisti che forse Tangentopoli la rimpiangono, del resto segnò la loro giovinezza, la travolgente eccitazione di un periodo rivoluzionario, fatto di personaggi straordinari, copie alle stelle, carriere in decollo: vien da pensarlo. Facciamo due esempi: 1) Il pm di Reggio Calabria voleva contestare a Scajola e agli altri arrestati anche l'aggravante mafiosa, ma il gip l'ha negata perché mancavano prove e anche solo indizi. L'ha confermato lo stesso pm su Libero di sabato, dunque era noto. Bene, ecco l'apertura di prima pagina del Corriere di domenica: «Scajola indagato per mafia»; testo di prima pagina: «La stessa ipotesi di reato sarà contestata a tutte le persone sospettate di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena». Un falso. Una notizia manipolata, nella migliore delle ipotesi. 2) Secondo esempio. Questa è l'apertura di prima pagina del Messaggero di domenica: «Appalto Expo, c'è la 'ndrangheta»; sottotitolo: «I pm di Milano: legami tra gli arrestati e le cosche"; testo di prima pagina: «La cupola di Frigerio, Greganti e Grillo avrebbe avuto legami anche con la 'ndrangheta». Ah sì? E allora perché l'aggravante non è stata neppure contestata? Risposta: perché non importa, l'aggravante mafiosa ormai è come una spezia per insaporire inchieste e resoconti. E poi scrivere, una tantum: uh, torna tangentopoli, magari. di Filippo Facci @FilippoFacci

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