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Fini, lacrime di coccodrillo: "Che errore lasciare Silvio"

Roberto Procaccini
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  Maledetta nostalgia, maledetti rimpianti. Gianfranco Fini, ora, si pente: uscire dalla maggioranza fu un errore. A due anni dal fatidico voto di fiducia del 14 dicembre 2010, quando provò a mettere alla porta Silvio Berlusconi (salvo poi vedere il Cav uscire vincente, per quanto debilitato nella stabilità del proprio governo), Gianfry si cosparge il capo di cenere. "Per ufficializzare il riconoscimento di Fli quale terza gamba della maggioranza - dice oggi il presidente della Camera al giornalista Tg1 Angelo Polimeno nel suo libro Repubblica Atto Terzo - non serviva chiedere a Berlusconi di andare al Quirinale a dimettersi per poi dar vita a un nuovo governo". Già, ventiquattro mesi dopo, con il partito ridotto ai minimi termini, il terzo polo evaporato prima di nascere e l'acqua alla gola (tanto da essere costretto a implorare da Angelino Alfano un'alleanza), Fini ha capito di aver sbagliato. Leggendo tra le righe le sue dichiarazioni, pare che la valutazione di Gianfy sia: "Potevo rifarmi un partito mio senza bruciare me stesso e il governo". Anche perché, racconta Gianfry, dopo la burrascosa direzione nazionale Pdl terminata con il fatidico "che fai, mi cacci?", molti colonnelli ex An solidarizzarono con lui. "Mi avevano chiamato - sostiene - o erano venuti a dirmi: 'Bravo, complimenti, gliele hai cantate, non se ne può davvero più!'". Ovvero, parafrasando: "Magari senza colpi di testa non mi facevo terreno bruciato intorno". Berlusconi a 5 stelle - Stando a quanto scrive Polimeno nel suo libro, Berlusconi avrebbe provato concretamente ad organizzare un incontro con Beppe Grillo. Già diverse indiscrezioni giornalistiche hanno raccontato che, dopo l'exploit del Movimento 5 Stelle a Parma, il Cavaliere fosse divenuto un ammiratore dell'ex comico genovese. Quanto emerge ora è che Berlusconi avrebbe cercato la mediazione di Antonio Ricci, ideatore di Striscia La Notizia, per fissare un appuntamento con Grillo. L'incontro, però, per ragioni non note non si è tenuto.  

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