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Ruby esulta dopo la sentenza: "Sono felicissima per Silvio e per me". Ma resta indagata

Nicoletta Orlandi Posti
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«Sono felicissima, è giusto così. Sono felice non solo per Silvio, che è un vero signore, ma anche per me, non ci speravo». Karima el-Mahroug sta a Taormina quando le arriva la notizia dell'assoluzione di Silvio Berlusconi. E' al settimo cielo, racconta chi ha raccolto i suoi commenti a Paolo Berizzi di Repubblica.  «Non mi aspettavo una sentenza così», avrebbe confidato la ex Ruby Rubacuori agli amici, «anche se ci speravo tanto. Silvio Berlusconi con me è sempre stato un gran signore, perché lo è. È una persona generosa con tutti, non solo con le persone a cui vuole bene, e con me si è comportato come un padre». La liberazione - L'assoluzione dell'ex premier è, per lei, una specie di liberazione. «Sono felice per lui, certo. Ma anche per me. Perché questa storia ha travolto la mia vita. Penso che adesso - è il ragionamento che fa secondo l'articolo di Repubblica - lui dovrà essere risarcito per tutto il fango che gli hanno buttato addosso in questi anni. Un fango che ha coperto anche me, visto che sono stata dipinta in tutti i modi possibili». Ruby oggi è madre, si è sposata con l'ex finanziere genovese Luca Risso e fino a poco tempo fa diceva che il suo desiderio era trasferirsi lontano dall'Italia: a Playa del Carmen, sulle coste messicane dove il compagno ha aperto un'attività. «Oggi ho la mia vita, sono una persona molto diversa, penso a mia figlia e alle persone a cui voglio bene. Il resto, pettegolezzi compresi, non mi interessano», racconta agli amici italiani quando torna a Milano e a Genova. Ruby ter - Karima resta comunque indagata nel cosiddetto “Ruby ter” assieme all'ex premier, ai suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo e a molte delle ragazze ospiti alle serate di Villa San Martino, con le accuse di corruzione in atti giudiziari, falsa testimonianza e rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale. Il reato che le viene contestato è di aver cercato di nascondere la verità sul suo rapporto con l'allora premier e sulle serate ad Arcore davanti ai magistrati in cambio di denaro. Denaro che non le deve mancare visto che a a fine novembre 2013, raccontò Repubblica, Un conto per investimenti (voleva acquistare appartamenti per 2 milioni di euro) che poi non sono stati perfezionati. Opzioni non proprio da persona indigente. Ma la Ruby post Arcore è un mistero. Le ultime cronache la davano - pare lo avesse raccontato lei a un periodico - cameriera al ristorante milanese “Parioli” aperto da Valeria Marini. Che però ha smentito. Ora sta a Taormina. «Voleva affittare una villa attraverso un famoso sito di immobili di pregio - racconta una persona vicina a Ruby a Berizzi - ma i proprietari le hanno risposto che non erano interessati alla sua offerta».

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