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Travaglio contro Napolitano: "Era meglio Cossiga"

Travaglio, vicedirettore del

Il Fatto quotidiano scatenato contro il Colle: benvenuti in Napolistan, dove Re Giorgio ha sempre ragione. E Marco Manetta "suggerisce" l'impeachment

Giulio Bucchi
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Come potrebbe Marco Travaglio infiocchettare il bel pacchetto omnibus preparato dal Fatto quotidiano contro Giorgio Napolitano? Semplice, con un bell'editoriale intitolato addirittura "Aridatece Cossiga". Clamoroso: per il vicedirettore più manettaro d'Italia addirittura il picconatore Cossiga è meglio di questo presidente della Repubblica. Tanto che il suo quotidiano si spinge a titolare il pezzo di pagina 2 con un emblematico "Napolitanistan, dove il Colle ha sempre ragione". La tesi, sia del Fatto sia di Travaglio, è più che chiara: Napolitano non sopporta critiche e distinguo, e mena randellate anche per interposta persona. Nel mirino di Travaglio, così, ci finisce "il nostro amico Marzio Breda del Corriere". La colpa del quirinalista del Corsera? Essere il ventriloquo del Colle, così come tutta la schiera di "costituzionalisti, giuristi, palafrenieri, aiutanti di campo e corazzieri di complemento, capotosti e desiervi, violanti e quagliarielli". Preparate i corazzieri: in uscita libro di Travaglio su Napolitano.— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) October 15, 2013 Impeachment per Cossiga - Napolitano, attacca Travaglio, ha inaugurato "una nuova forma di comunicazione: il monito luogotenenziale, sul modello dei regi decreti del luogotenente del regio Umberto di Savoia dopo l'abdicazione di re Vittorio Emanuele III parcheggiato a Salerno". A non andar giù a quelli del Fatto, naturalmente, è stato il monito rivolto dal Colle al Parlamento sull'emergenza carceri e l'invito a prendere in considerazione indulto e amnistia. E ancora prima la rampogna al Movimento 5 Stelle che incautamente aveva parlato di impeachment. Ecco, a questo proposito Travaglio apre l'armadio di Napolitano e tira fuori uno scheletrino: il presidente "ne chiedeva l'impeachment (come oggi fa Grillo con lui) perché parlava troppo e picconava la Costituzione su cui aveva giurato. E, sempre stando ai fatti, verrebbe da domandarsi cosa direbbe Napolitano di questo presidente della Repubblica, se non fosse lui". Che tutto il malloppo anti-Colle, come suggerisce in un tweet Claudio Cerasa del Foglio, finisca nel libro che Travaglio sta per far uscire proprio su Napolitano?  

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