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Sondaggio: Forza Italia al 12%

Azzurri a picco nei consensi secondo l'ultima rilevazione Coesis research

Matteo Legnani
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Certo, il dato è da prendere con le pinze come tutti quelli che escono dai sondaggi. Ma se è vero come è vero che Silvio Berlusconi in primis ha sempre dato grande credito alle indagini sul gradimento di partiti e politici e che proprio su queste ha costruito gran parte delle sue fortune politiche, allora ad Arcore è meglio che inizino a preoccuparsi di brutto. Perchè c'è un sondaggio realizzato da Coesis Research a poco più di un mese dal già deludente risultato delle Europee (16,8%), che dà Forza Italia addirittura al 12%. Cioè con un gruzzolo di voti, se si votasse oggi, pari a un terzo di quello dei tempi d'oro quando gli azzurri flirtavano volentieri col 40%. Nessun sondaggista s'era spinto a tanto. Nemmeno quando il partito, prima delle elezioni politiche del febbraio 2013 era nelle tremolanti mani di Angelino Alfano. Allora, gli azzurri stagnavano intorno al 18-20% mentre ora quello che hanno davanti è un autentico precipizio. Il dato, il più basso mai registrato in un sondaggio da quando Berlusconi scese in politica 20 anni fa, è d'altra parte piuttosto credibile, anche considerando l'estrema frammentazione del partito. Che più che in "correnti" sembra spaccato in "fazioni" che appena l'altro giorno si sono per l'ennesima volta fronteggiate a muso duro nel corso della discussione sul sostegno al piano di riforme concordato tra il Cavaliere e Renzi col Patto del Nazareno. E l'ipotesi di una nuova frattura appare sempre possibile, coi "fittiani" ormai in rotta forse insanabile.  Giusto qualche giorno fa, un sondaggio Swg (pubblicato dal sito Affari italiani) sulle intenzioni di voto degli italiani dava il Partito democratico al 41,8%, Forza Italia al 16,6%, il Movimento 5 Stelle al 19,7% e la Lega Nord al 7%. Nuovo Cendrodestra di Alfano al 4,1%.

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