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Silvio Berlusconi: "Vorrei Mario Draghi candidato premier. Alessandro Sallusti a Milano? Strepitoso"

Andrea Tempestini
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Lontano dalla politica? Forse. O forse no. Tanto che Silvio Berlusconi, ai suoi, ha detto che un italiano su quattro potrebbe ancora votarlo. Dunque, non è il momento del disimpegno. Certo, forse non sarà lui il candidato, ma il "lavoro politico" del Cavaliere continua. Così, in occasione della seconda giornata della Scuola di formazione politica della Lega Nord-Noi con Salvini, nel corso di un intervento, Berlusconi svela la sua carta. Un vecchio pallino, in verità. Il Cav spiega che vorrebbe Mario Draghi candidato premier. Difficile, forse, convincere il governatore della Bce, ma Silvio ci riprova, per giunta "in casa" del Carroccio. Pagelle da Cav - "Se noi come centrodestra non saremo in campo insieme, al ballottaggio andranno i Cinque Stelle e il Pd - avverte -, e vinceranno i Cinque telle". Poi, però, riserva a Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, due tra i più in vista tra i grillini, una battuta tutt'altro che dura: "Di Maio e Di Battista - spiega il Cav - sono perfetti, avercene". Dunque su Matteo Salvini: "È bravissimo, sa parlare alla gente e dire alla gente quello che vuole sentirsi dire. Ha portato la Lega dal 3% al 15 per cento. Con Salvini - sottolinea - siamo sempre andati d'accordo, perché siamo milanisti". Le "pagelle politiche" del leader di Forza Italia si arricchiscono poi con la "promozione" di Giorgia Meloni: "Ha portato il suo partito dal 2% al 5%, tutti insieme possiamo fare il 40 per cento". Non poteva, infine, mancare una battuta su Alessandro Sallusti, il "suo" candidato sindaco a Milano, definito sinteticamente da Berlusconi "un candidato strepitoso".

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