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All'anti-italiana Eva Klotz un vitalizio da 1 milione di euro

Matteo Legnani
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«Il Sud Tirolo non è Italia»: questa frase è stata per oltre 50 anni lo slogan politico di Eva Klotz, la «pasionaria» altoatesina che chiede il distacco della provincia di Bolzano da Roma. Ma lo Stato italiano ha pochi giorni fa omaggiato Eva Klotz di un «bonus» di ben 946.175 euro, pari alla pensione maturata per la sua attività di consigliere provinciale e regionale del Trentino Alto Adige. Il nome di Eva Klotz è una vera e propria bandiera per le comunità germanofone dell'Alto Adige. Nata nel 1953 in val Passiria, Eva è figlia di Georg Klotz, protagonista a partire dagli anni ‘50 di attentati terroristici in chiave anti italiana. la figlia ne era divenuta l'erede politica aderendo in un primo momento alla Sud Tirol Volkspartei (Svp) di Silvius Magnago ma abbandonando poi questa formazione, ritenuta troppo conciliante con il governo di Roma. La Klotz aveva in seguito formato il movimento Sud Tiroler Freiheit. Tra le iniziative per cui la nuova sigla si è resa celebre c'è la collocazione in tutti i valichi di frontiera tra Italia e Austria di cartelli con la scritta «Sud Tiroler ist nicht Italien!» («l'Alto Adige non è Italia»). Nel 2007 Eva aveva scritto una lettera alla Rai chiedendo che non fossero definiti «italiani» gli atleti altoatesini che partecipavano a Olimpiadi o campionati del mondo con i colori dell'Italia. Il 17 novembre ha rassegnato le dimissioni dal consiglio provinciale di Bolzano.

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