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Vaticano, papa Francesco dice no a Virginia Raggi sui rifiuti di Roma

Matteo Legnani
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Papa Francesco, spiega uno dei suoi più stretti collaboratori, "non vuole interferire direttamente nella gestione politica di Roma, è attento a non emettere giudizi che comunque non gli spetterebbero ma la situazione in cui versa la Capitale lo preoccupa". Così i vertici vaticani circa la ipotesi che una parte dei rifiuti che stanno seppellendo Roma nelle ultime settimane possa trovare sfogo fuori città, su terreni di proprietà del Vaticano. Leggi anche: Virginia Raggi, i rifiuti di Roma e la risposta piccata a Federico Pizzarotti Dove l'amministrazione capitolina vorrebbe poter realizzare un sito di stoccaggio, se non addirittura un termovalorizzatore, scrive il quotidiano Il Giorno. Il primo a chiedere aiuto Oltretevere era stato Ignazio Marino, con modalità definite "piuttosto velleitarie". E pare che prima di Natale, forse proprio in occasione della messa in periferia a cui aveva partecipato anche il segretario vaticano Monsignor Paroli, Virginia Raggi sia tornata alla carica. Il papato possiede terreni sopratutto nella zona di Ponte Galeria, dove un tempo sorgevano le famigerate antenne di Radio Vaticana. Il Giorno riferisce che interpellati in proposito oltre Tevere gli alti funzionari mettono le mani avanti spiegando che si tratta di "una proposta antica, fatta solo di ipotesi". Dunque, di "semplici tentativi aleatori" per cui non se ne fa niente.

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