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Luigi Di Maio: simbolo e candidati, come possono togliergli tutto

Matteo Legnani
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Il Tribunale di Genova ha nominato un curatore speciale per il Movimento 5 Stelle, o meglio per l'associazione fondativa del 2009: un avvocato esterno che chiederà di gestire il simbolo, il dominio internet e persino le liste dei grillini, fino all'ipotesi estrema di diffidare Luigi Di Maio dal depositare il simbolo del Movimento al Viminale in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Questo perchè esisterebbe un conflitto di interessi tra la prima associazione del M5S e Beppe Grillo, "atteso che Grillo è capo politico nell'associazione del 2009 e invece garante in quella del 2017". Cioè quella varata lo scorso 30 dicembre con un nuovo statuto. La "bomba" su cui è seduto Luigi Di Maio con le sue ambizioni di premier la scopre Il Fatto Quotidiano. A rivolgersi al Tribunale era stato un gruppo di grillini della prima ora. Nelle quattro pagine del decreto, il giudice spiega che "il diritto all'uso del nome e del simbolo grafico appartiene solo all'associazione non riconosciuta", quella nata appunto nel 2009. I ricorrenti, poi, chiedono di "ottenere da Beppe Grillo i dati degli iscritti all'associazione di cui fanno parte, onde procedere alla convocazione dell'assemblea per la nomina del nuovo capo politico e per l'indizione delle primarie per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche". Ovvero, i "veterani ritengono nullo il passaggio di consegne al nuovo capo Di Maio, senza un'apposita convocazione degli iscritti, con successiva vocazione. Leggi anche: Luigi Di Maio, il figlio di Giulio Andreotti lo ridicolizza così

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