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Massimo D'Alema: "Dopo il voto ci sarà un governo del presidente. Meglio Berlusconi di Renzi"

Eliana Giusto
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"Dopo il voto ci vorrà un governo del presidente e noi daremo il nostro contributo". Massimo D'Alema, in una intervista a il Corriere della Sera, entra a gamba tesa sul voto, e dice di vedere "una convergenza di tanti partiti diversi attorno a obiettivi molto limitati. E noi, che siamo una forza radicata nei valori democratici della Costituzione della solidarietà, dell'uguaglianza, del lavoro, daremo il nostro contributo, ponendo discriminanti di carattere programmatico per noi irrinunciabili". Leggi anche: Massimo D'Alema vuole un governissimo Pd-Forza Italia dopo aver fatto fuori Renzi Ovviamente l'ex premier non risparmia critiche al segretario del Pd Matteo Renzi che ormai sarebbe pari al suo nemico storico Silvio Berlusconi: "Dicono le stesse cose, ma Berlusconi è più credibile: la destra è oltre il 35 per cento, il Pd al 23 per cento; se si deve creare un bipolarismo, è più fondato che lo possa dire Berlusconi piuttosto che Renzi". E affonda: "Il leader di quello che è stato il maggior partito di centrosinistra dovrebbe preoccuparsi di una destra aggressiva come non mai. La Lega di Matteo Salvini non è la Lega di Bossi, che manteneva una venatura popolare". Secondo D'Alema, poi, Renzi dovrebbe smetterla di attaccare Liberi e uguali con la motivazione del voto utile: "Attaccare noi non porta voti a loro ma il Movimento 5 stelle. L'uso strumentale del voto utile per schiacciarci non funziona ed è controproducente".

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