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Armando Siri, l'uomo di Matteo Salvini: "Vi svelo l'ultima vergogna di Gentiloni e Pd. E presto..."

Giulio Bucchi
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"Governo e Pd proseguono nell'occupazione di tutti i posti possibili e immaginabili". Altro che "affari correnti". Armando Siri, economista di punta della Lega e collaboratore di Matteo Salvini, svela sul Corriere della Sera la vergogna del governo di Paolo Gentiloni, ormai scaduto eppure assai attivo, ma nelle materie sbagliate.  "Approfittano della confusione del momento politico e nominano negli enti governativi persone di loro fiducia senza consultare il Parlamento". Il riferimento è al collegio sindacale di Leonardo e non solo: "Non c'era urgenza di nominare il nuovo presidente di Saipem, come non quella di convocare l'assemblea delle Ferrovie Appulo Lucane. Non era indispensabile nominare il nuovo direttore del Trasporto pubblico locale presso il ministro dei Trasporti né di approvare il bilancio di Invimit, società della Cassa depositi e prestiti". Eppure, ricorda Siri, "Gentiloni aveva assicurato che fino a quando non ci fosse stata una definizione del quadro di governo non si sarebbe mosso nulla. E, casomai si fossero presentate urgenze, si sarebbe confrontato con il nuovo Parlamento". E se lo stallo continua, potrebbe accadere una nuova vergogna: "Per la Rai, la scadenza del consiglio di amministrazione è a fine giugno. Non si facciano saltare in mente di muovere pedine in un momento così delicato: sarebbe scandaloso".

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