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Benigni, un patrimonio tra società, case, terreni e latte in polvere

Eliana Giusto
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Fa ascolti, incassi e soldi Roberto Benigni. Soldi che sa anche investire molto bene. Perché il comico/attore/regista ha un ottimo senso degli affari. Con la moglie Nicoletta Braschi, infatti, Roberto Benigni ha un piccolo impero: riporta il Giornale che il bilancio 2013 della Melampo Cinematografica, società più importante della famiglia, al 50% di Roberto e al 50 di Nicoletta, attraverso la quale passano anche i contratti con la Rai ha chiuso con un utile di 2.741.828 euro (più del doppio del bilancio precedente). E alla voce "ricavi delle vendite e delle prestazioni" si trova l'importo di oltre sei milioni di euro che è molto probabilmente riconducibile al cachet pagato dalla tv di Stato al premio Oscar. La Hollywood umbra - Tant'è. Un altro affare che hanno fatto i Benigni riguarda la vendita della Spitfire alla Cinecittà Studios. La Spitfire si chiamava Cinecittà Papigno dal nome del borgo umbro dove Benigni creò il lager de La vita è bella. Il progetto era di farne poi una piccola Hollywood ma, nonostante i finanziamenti degli enti locali, non è mai decollato e oggi gli studi sono abbandonati. Ma i coniugi sono riusciti a venderli lo stesso per 1 milione e 400mila euro.  Case e latte - Ma non solo. Oltre alla Melampo e ad altre società, fra cui la Tentacoli Edizioni musicali che detiene i diritti delle colonne sonore dei film, i Benigni hanno anche una società immobiliare, ventuno case, venti terreni, una villa esclusiva nell'arcipelago della Maddalena, e persino una società, la Sicura srl di Cesena che vende latte in polvere per neonati e che ha fatturato un milione e mezzo di euro. 

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