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Philippe Verdier, il meteorologo fatto fuori da France 2 per il suo libro

Andrea Tempestini
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Philippe Verdier, in Francia, è un'assoluta celebrità. Su France 2, l'equivalente della nostra Rai 1, era uno dei volti più famosi. Ma ora, dopo vent'anni, è stato cacciato. Perché? Perché si è smarcato dal pensiero unico sul riscaldamento globale. Verdier ha ricevuto una lettera dal canale televisivo, in cui gli si chiedeva di non presentarsi più in redazione e di eliminare dai suoi social network ogni riferimento all'emittente. La ragione del siluramento? Climate Investigation, il suo libro, dove metteva in discussione le conseguenze del riscaldamento globale e accusava gli organizzatori della Conferenza sul clima che si terrà a Parigi il prossimo dicembre, smontando le teorie dei catastrofisti del Giec (Groupe d'experts intergovernementals sur l'evolution du climat). Va da sé, le posizioni di Verdier hanno scatenato ambientalisti e crociati verdi. L'emittente, dunque, gli avrebbe chiesto l'impossibile: prendere le distanze dal suo libro. Dunque, il congedo forzato fino al 26 ottobre. Ma è stato proprio Verdier, successivamente, ad escludere il ritorno a France 2: "Dovevo tornare al lavoro lunedì. Adesso dovrei essere a preparare il meteo della sera. Sono scioccato, non ho preso io questa decisione", ha spiegato, ammettendo de facto di essere stato licenziato fuori a causa del suo libro. "Mi è arrivata una lettera in cui mi si chiedeva di non tornare al lavoro e questo non ha niente a che fare con il mio lavoro ma ha molto a che fare con il mio libro. Non sono una vittima, ma è proprio come scrivo nel libro: ogni opinione contraria deve essere eliminata".

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