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Asia Argento e gli stupri di Harvey Weinstein: "Non ho denunciato perché era potente, ci tenevo alla mia carriera"

Andrea Tempestini
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Asia Argento, dopo aver denunciato le violenze sessuali subite da Harvey Weinstein, è stata travolta dalle polemiche. Perché denunciare soltanto dopo 20 anni? Una domanda che le hanno posto diverse colleghe, molte donne e anche Libero, nel pezzo di Renato Farina che ha sollevato un polverone e per la quale la Argento ci ha dedicato un dito medio e ci ha promesso querela. E ora, l'attrice, torna a parlare. Si sfoga in una lunga intervista a La Stampa dove in premessa afferma: "La cosa più sconvolgente sono le accuse delle donne italiane, la criminalizzazione delle vittime delle violenze". Anche se nessuno, in verità, criminalizza nessuno, men che meno le vittime: semplicemente le si è fatto notare che avrebbe potuto evitare di cedere al ricatto sessuale e che avrebbe potuto denunciare tutto e subito, vent'anni fa. Per approfondire leggi anche: Vittorio Feltri: "Cara Asia, il tuo ditino medio puoi pure..." E il fatto che non abbia denunciato per un qualche tipo di convenienza, nei fatti, la Argento lo ammette in prima persona. Quando le chiedono perché non ha parlato subito, risponde: "Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti". Dunque, se ne deduce, adesso la Argento ha deciso di parlare perché il porco conta come il due di coppe. Comunque, successivamente, aggiunge: "Se avessimo parlato allora, noi donne non saremmo state credute. Saremmo state trattate come delle prostitute. Come, tra l'altro, sta succedendo qui in Italia: una cosa di cui mi dispiace tremendamente". Tornando sull'episodio incriminato, afferma: "Dopo quel giorno, non sono più stata la stessa persona". "Avevo 21 anni quando è successo. Sa quanto tempo mi ci è voluto prima di capire? Anche se ne parlavo con amici e con amiche, con i fidanzati, questa è una cosa che tenevo seppellita. Una vergogna incredibile, mi creda". Quindi, la Argento afferma che "io mi sono opposta dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita". In un successivo passaggio, Asia però torna a confermare quanto detto in premessa: "Come avrei potuto denunciare? E poi sì, era per la mia carriera! Un tempo io ci tenevo tantissimo alla mia carriera. Ero giovane e anche io avevo i miei sogni. Non volevo niente da Weinstein, ma non volevo nemmeno che mi distruggesse". La Argento, nell'intervista, rivela anche di aver subito due violenze sessuali (ad oggi, aveva dato conto di un caso di abusi).

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